L’instabilità politica del Belpaese potrebbe raggiungere la tanto attesa luce in fondo al tunnel. Nel tardo pomeriggio, infatti, i leader delle due forze politiche, Matteo Salvini e Luigi di Maio, saranno convocati al Colle dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, per presentare il contratto di governo. Sarà finalmente svelato anche il nome del prossimo premier.
Il mercato obbligazionario non sembra reagire prontamente e positivamente al nuovo scenario politico italiano. Dopo avere toccato il nuovo massimo da sette mesi a questa parte (175 pb), lo spread decennale Italia-Germania si contrae di un modesto punto base rispetto alla mattinata toccando quota 174.
L’aumento dei redimenti dei governativi italiani è ben visibile anche lungo il tratto a breve/medio termine della curva, dove i rendimenti dei Btp biennali e quinquennali restano in tensione.
Spostandoci Oltreoceano, i futures scambiano in frazionale rialzo, preannunciando un’apertura positiva di Wall Street, dopo la debolezza della scorsa ottava complice, come già anticipato, l’allentamento delle tensioni sull’asse Usa-Cina, grazie al conseguimento di un accordo quadro tra le due superpotenze commerciali. Nel dettaglio, gli States avrebbero sospeso (per ora) l’imposizione di dazi sui prodotti cinesi, mentre Pechino dovrebbe
impegnarsi a ridurre il surplus commerciale di Washington nei suoi confronti.
Il T-bond non si discosta dal rendimento della mattina (3,07%), mentre il cambio euro/dollaro risale attorno a 1,175, evidenziando un leggero rafforzamento della
moneta unica.
