Prismi (Aim) – Raggiunge il più alto valore della produzione nel 2017

Prismi, gruppo attivo nel settore del digital marketing, archivia il 2017 con un valore della produzione pari a 15 milioni, in crescita del 21,4% rispetto all’esercizio precedente da attribuire principalmente alla capogruppo Prismi Spa (il contributo derivante dalla nuova area di consolidamento è di 0,35 milioni a partire dalle rispettive date di acquisizione; circa 0,2 milioni quello della sola Wellnet).

L’incremento registrato nei ricavi di periodo (+17%) è da ricondurre per la capogruppo a politiche commerciali volte ad un maggior soddisfacimento della clientela target e alla crescita della rete commerciale, per le controllate principalmente all’ampliamento del perimetro di consolidamento.

L’Ebitda consolidato dell’esercizio 2017 è pari a 948 migliaia, in forte crescita (+66,6%) rispetto all’esercizio 2016, rappresentato quasi totalmente dalla capogruppo per la quale si attesta a 712 migliaia. Per la controllante Prismi, la crescita del margine evidenzia i primi effetti dell’effetto leva connesso al modello di business che, grazie ad un incisivo controllo sui costi operativi e ad un maggior efficientamento interno, permette di gestire fatturati in forte crescita senza aumentare i costi fissi.

Le principali voci di costo, rappresentate dal costo del personale, dal costo delle provvigioni per la rete vendita, dai costi connessi allo sviluppo commerciale e dai costi variabili di produzione evidenziano una crescita pressoché lineare rispetto ai ricavi nonostante la maggior concentrazione del fatturato 2017 sui nuovi clienti rispetto al un giro d’affari sui “già clienti”, la cui marginalità risulta, tipicamente, più elevata.

La situazione peggiora a livello di Ebit di gruppo che è negativo per 1,1 milioni rispetto al rosso di 1,28 milioni del 2016. Sul risultato operativo netto pesano i maggior ammortamenti (+40,4%) e accantonamenti (+5,4%) nel periodo.

Il risultato netto consolidato conta una perdita pari a 3,4 milioni per l’esercizio 2017, in aumento rispetto al rosso di 3,1 milioni del 2016.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 si esprime in 19,1 milioni, contro i 12 milioni di fine 2016.

Il 2017 si conclude in miglioramento rispetto al 2016, nonostante il primo semestre dell’anno sia stato, soprattutto a livello di marginalità, inferiore rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Ma, a conferma della bontà delle scelte operate, i ricavi del secondo semestre si sono mostrati in notevole crescita rispetto ai semestri precedenti, arrivando persino a superare quanto previsto dal budget, permettendo di raggiungere il più alto valore della produzione mai realizzato nella storia della società.

Si ricorda infine che lo scorso gennaio è stato approvato il nuovo piano industriale 2018-2022 che prevede un ritorno all’utile netto già dal corrente anno e una crescita in termini di fatturato e marginalità per gli anni successivi.

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