Dalla seconda metà di aprile le quotazioni dei titoli del gruppo del beverage di marca si stanno muovendo al di sotto della resistenza statica posizionata a 6,43 euro, intersecando anche le medie mobili a 200, a 100 e a 50 sedute.
All’interno di un quadro grafico moderatamente positivo nel breve periodo, ma ancora neutrale nel medio periodo, il superamento della sopracitata resistenza posizionata a 6,43 euro potrebbe consentire ai corsi delle azioni Campari di spingersi agevolmente verso il successivo ostacolo posto a 6,555 euro. Al di sopra di questo livello il miglioramento del quadro grafico di breve a positivo potrebbe poi spingere le quotazioni dei titoli del gruppo di Sesto San Giovanni verso un primo obiettivo rialzista individuabile a quota 6,69 euro e verso un secondo posizionabile a quota 6,885 euro.
Lo scenario rialzista appena delineato per i corsi delle azioni Campari potrebbe essere accantonato nel caso di cedimento del supporto statico e dinamico posto a 6,215 euro dato che in questo caso l’aumento della pressione dei venditori potrebbe spingere le quotazioni dei titoli in esame verso il successivo supporto a quota 6,155 euro. Soltanto la rottura al ribasso di questo ultimo livello potrebbe consentire di fissare i due target ribassisti di breve periodo a 5,945 euro prima e a quota 5,80 euro in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Campari è pari al -2,2%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 20 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 6,25 euro, con un potenziale ribassista dello 0,8 per cento.
Prezzo di riferimento: 6,30 euro
+9,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 6,885 euro;
+6,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 6,69 euro;
+4,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,555 euro;
+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,43 euro;
-1,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,215 euro;
-2,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,155 euro;
-5,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,945 euro;
-7,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,80 euro.