ll cda di Banca Intermobiliare (Bim), riunitosi ieri, ha preso atto dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria (Opa) promossa da Trinity Investments, veicolo controllato dal nuovo azionista di maggioranza Attestor, e ha ritenuto il corrispettivo non congruo da un punto di vista finanziario per i titolari di azioni oggetto dell’offerta.
È quanto si evince da una nota rilasciata dalla private bank piemontese, la quale aggiunge che la valutazione è stata fatta dopo aver esaminato la fairness option rilasciata dal Kpmg in qualità di esperto indipendente incarica dal board stesso, nonché il parere motivato espresso dagli amministratori indipendenti di Bim non correlati a Trinity e da un esperto indipendente.
Tali soggetti “hanno ritenuto il corrispettivo proposto per ciascuna azione portata in adesione all’offerta non congruo da un punto di vista finanziario”.
Si ricorda che il fondo inglese Attestor ha rilevato il 68,807% del capitale di Bim a un prezzo iniziale pari a 0,22411 euro per azione. in seguito il neo azionista di riferimento ha ha promosso un’Opa totalitaria al medesimo prezzo.