L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri a -3%, sottoperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+0,6%) e il Ftse Mib (-1,5%).
Finale in forte ribasso per la borsa milanese appesantito dall’agenzia di rating Fitch che ha criticato il governo M5S-Lega. “L’accordo di governo tra i due partiti più populisti ed euroscettici d’Italia, aumenta i rischi per il profilo di credito della nazione, soprattutto attraverso un allentamento fiscale e potenziali danni alla fiducia” – ha detto Fitch sottolineando come il rischio dipenda da quanto Movimento Cinque Stelle e Lega saranno in grado di applicare il programma.
Sulla scia dell’allarme lanciato dall’agenzia di rating, lo spread tra BTP e Bund è volato oltre 180 punti, al top da ottobre 2017, mettendo in allarme, in particolare, i titoli bancari, oggi i peggiori.
Chiudono sopra la parità le altri principali borse europee, orfane oggi della guida di Francoforte e Zurigo rimaste chiuse per festività.
Tornando al settore infrastrutture, Fnm mette a segno un +0,2%, la miglior performance del comparto. Ieri, a mercati chiusi, si è tenuta l’ssemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.
Debole Atlantia (-2,7%). Il Presidente dell’Enac Vito Riggio ha precisato che anche in presenza di un’eventuale crisi di Alitalia, l’Aeroporto di Roma Fiumicino ha in sé le risorse necessarie per affrontare l’evenienza.