I principali listini continentali chiudono la seduta in modesto rialzo, mentre Wall Street viaggia intorno alla parità. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% portandosi a 23.216 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), mentre il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (flat) terminano più arretrati.
Oltreoceano gli investitori guardano ai continui segnali distensivi in merito ai rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, con quest’ultima che a partire dal 1° luglio taglierà le tariffe sulle auto dal 25% al 15% e abbasserà quelle sulle parti di ricambio al 6 per cento. Il tutto dopo la tregua sui dazi annunciata nel week end e l’annuncio che il segretario al commercio americano, Wilbur Ross, sarà in Cina la prossima settimana con l’obiettivo di raggiungere un accordo definitivo tra i due Paesi.
In Europa, il focus resta principalmente sulla formazione del governo italiano e in particolare sul capo di Stato, Sergio Mattarella, che deve decidere se affidare l’incarico di premier a Giuseppe Conte. Nel frattempo, i Btp italiani recuperano terreno, dopo le vendite di ieri innescate anche dal parere negativo di Fitch sul nuovo esecutivo, permettendo al rendimento di scendere al 2,31% e allo spread di contrarsi a 175 punti base (-10 bp).
Sul Forex l’euro torna nuovamente sotto la soglia di 1,18 dollari, mentre il biglietto verde resta in area 111 rispetto allo yen, in attesa dei verbali di Bce e Fed che verranno diffusi nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda il fronte macroeconomico, l’Istat ha confermato le previsioni sul Pil 2018, atteso in crescita dell’1,4 per cento. L’intensità della crescita “si mantiene sui livelli del trimestre precedente, in leggera decelerazione rispetto alla media dei tassi di crescita congiunturali del 2017”.
Fra le materie prime l’oro rimonta a 1.294 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio continuano a beneficiare delle preoccupazioni riguardanti l’Iran e il Venezuela, con Wti e Brent che avanzano rispettivamente a 72,4 e 80 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svettano BREMBO (+3,3%) e FINECO (+3,3%), che beneficia anche del via libera ottenuto anticipatamente nei giorni scorsi dalla banca centrale irlandese per l’avvio dell’operatività della società di diritto irlandese Fineco Asset Management. In rialzo anche SAIPEM (+2,6%), UNICREDIT (+2,4%) e AZIMUT (+2,4%), con Timone Fiduciaria, che riunisce le azioni di management, consulenti finanziari, gestori e dipendenti del gruppo, pronta ad avviare l’annunciato piano di acquisto di azioni della società. In fondo al listino principale PRYSMIAN (-1,7%) e MONCLER (-2,7%).