Lo scorso mese la domanda di energia elettrica in Italia è stata pari a 24.096 GWh, in aumento dell’1,5% rispetto ai volumi registrati nell’aprile del 2017. A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo 2018 è stata ovunque positiva ma differenziata: superiore alla media nazionale al Nord (+2,3%), pressoché in linea al Centro (+1,2%) e inferiore alla media al Sud (+0,1%).
L’andamento della richiesta d’elettricità ha beneficiato ha beneficiato dell’effetto calendario (un giorno lavorativo in più), mentre è stato penalizzato dell’effetto climatico dato che la temperatura media mensile è stato di due gradi superiore rispetto ad aprile del 2017.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica nel mese scorso ha registrato una variazione negativa dell’1,6% rispetto a marzo.
Sul fronte del mercato all’ingrosso, il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 49,4 €/MWh nel periodo in esame, in aumento del 15,1% rispetto a aprile del 2017.
Il mese scorso i consumi di energia elettrica sono stati soddisfatti per l’84,8% con produzione nazionale e per il restante 15,2% dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, l’output nazionale netto (20.736 GWh) è rimasto sostanzialmente invariato rispetto ad aprile 2017.
Nel periodo in esame in forte aumento soltanto la fonte di produzione idroelettrica (+72% su base annua), mentre flessione a doppia cifra su base annua per l’output termoelettrico (-14% su base annua) ed eolico (-11,3% su base annua)
La potenza massima richiesta a aprile 2018 è stata di 47.645 MW, registrata il giorno mercoledì 4 alle ore 11 e risulta superiore del 3,6% al valore registrato alla punta di aprile 2017.
Considerando i primi quattro mesi del 2018, la domanda di energia elettrica è aumentata dell’1,7% rispetto al corrispondente periodo del 2017, mentre il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 53,1 €/MWh nel periodo in esame, in flessione dell’1,3% rispetto ai primi quattro mesi del 2017.
COMMENTO
Nel complesso, i dati sulla produzione di energia elettrica relativi ad aprile del 2018 sono positivi per gruppi come Enel, Edison, A2A e Iren in quanto il balzo della produzione idroelettrica più che compensa, a livello di margini, la flessione della generazione termoelettrica. I dati in esame sono negativi per realtà come Erg (esposta anche all’idroelettrico), Falck Renewables e Alerion Clean Power, focalizzate in prevalenza nella generazione da fonte eolica.