Torna a salire il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che avanza dello 0,6 per cento mentre il corrispondente indice europeo segna un -0,2% e il Ftse Mib chiude in rialzo di 0,5 punti percentuali.
Rimbalza dunque il listino milanese, in attesa della decisione di Mattarella sulla nomina del prossimo premier, mentre lo spread fra Btp e Bund torna al di sotto dei 180 punti base.
Il timore di nuove sanzioni statunitensi nei confronti del Venezuela e le parole aggressive del Segretario di Stato Usa Mike Pompeo verso l’Iran hanno sospinto nuovamente sui massimi dal 2014 le quotazioni del greggio, con il Wti che nella seduta ha toccato un nuovo picco a 72,9 dollari/barile per poi attestarsi poco dopo la chiusura a 72,8 dollari/barile con il Brent a 80,3 dollari.
Tornando all’azionario, continua la corsa di Saipem che mette a segno un +2,6% ritrovando i livelli persi lo scorso gennaio, mentre chiudono in positivo accelerando al rialzo nel finale Eni (+0,5%) e Tenaris (+0,1%).
In rialzo anche le Mid Cap Saras (+2,1%) e Maire Tecnimont (+1,6%) mentre chiudono in frazionale ribasso le società a minore capitalizzazione Gas Plus (-0,4%) e d’Amico (-0,6%).