Seduta debole per il comparto IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che archivia le contrattazioni in flessione dello 0,3%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,3%) e il Ftse Mib (+0,5%).
Il listino milanese ha chiuso sostanzialmente in linea con le altre borse europee, ancora in attesa della formazione del nuovo governo. Si arresta momentaneamente la risalita dei rendimenti obbligazionari (Btp a 2,3% e spread in calo a 175 bp) dopo l’impennata della giornata precedente, favorita dalle critiche di Fitch al nuovo esecutivo. Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,18 mentre a livello internazionale si ammorbidiscono ulteriormente i rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Tornando al settore hi-tech di Piazza Affari la big cap Stm termina a -0,3% mentre la mid cap Reply chiude a -1% per cento.
Rimbalza la tlc Telecom Italia (+0,8%), mentre fra le small cap avanza Retelit (+9,9%) scelta da Gruppo Ospedaliero San Donato come fornitore e partner unico di riferimento per il rinnovamento e l’evoluzione dei propri sistemi ICT. Il contratto della durata di sei anni ha un valore complessivo di circa 11 milioni. Acquisti anche su Eurotech (+4,9%).
Debole Txt (-0,9%), che detiene in proprio oltre il 10% del capitale. Bene invece Fullsix (+1,5%), la cui assemblea ha approvato il Bilancio di esercizio e ha nominato il nuovo Cda.
Sul Nyse, si segnala che Igt ha chiuso il primo trimestre 2018 con un miglioramento dei margini e ha confermato l’outlook sull’Ebitda adjusted per il full year. Inoltre, De Agostini, azionista di maggioranza di Igt con il 50,8% del capitale e 103 milioni di azioni, ha stipulato una transazione forward variabile con Credit Suisse relativa ad un massimo di 18 milioni di azioni Igt, con l’obiettivo di riequilibrare il proprio portafoglio.