Intorno alle 12:00 il Ftse Mib avanza dello 0,8%, dopo le vendite delle ultime sedute sulle incertezze legate al futuro governo. Rialzo frazionario anche per l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,1%). Solo il Ftse 100 di Londra rimane indietro e di poco sotto la parità (-0,1%).
Il marginale sollievo sull’azionariato italiano arriva dopo l’incarico conferito dal Presidente della Repubblica a Giuseppe Conte di formare il governo e che lascerebbe intendere, secondo un gestore, che Mattarella avrebbe ottenuto delle garanzie sulla scelta dei ministri. Il premier incaricato ha inoltre offerto rassicurazioni sulla collocazione europea e internazionale dell’Italia.
In attesa che Conte sciolga la riserva sull’incarico affidatogli dal Capo dello Stato, scende lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco, termometro usato dagli investitori per monitorare la tensione in Italia. Il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato dei due Paesi cala di 9 punti base per assestarsi a 179 pb, mentre lo yield sul Btp a 10 anni si attesta al 2,3 per cento.
A livello internazionale sono tornate le tensioni sul fronte commerciale, in particolare tra Usa e Cina, dopo che l’amministrazione Trump ha avviato un’indagine nazionale sulla sicurezza, sull’importazione di auto e camion, che potrebbe portare all’introduzione di nuovi dazi.
In attesa della pubblicazione dei resoconti dell’ultimo consiglio di politica monetaria della Banca centrale europea, le quotazioni dell’euro sono in lieve ripresa dopo il calo di ieri che aveva portato la moneta unica europea fin sotto quota 1,17 sul dollaro per poi risalire leggermente in chiusura di giornata. A tarda mattinata l’euro passa di mano a 1,1728 dollari (1,1704 ieri sera) mentre si rafforza lo yen a 128,59.
Sul fronte macroeconomico, l’economia della Germania cresce ma rallenta nel primo trimestre del 2018. Il Pil, infatti, viene confermato in crescita dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Inoltre, l’indice GFK di giugno che misura la fiducia dei consumatori tedeschi scende ancora lievemente.
In Francia rimane stabile nel mese di maggio il sentiment delle imprese manifatturiere francesi che si è confermato a 109 punti come nel mese precedente. Anche l’indice complessivo del clima degli affari ha toccato i 109 punti.
In Spagna l’industria torna a crescere a marzo dopo lo stop registrato a febbraio. Gli ordini hanno registrato una crescita dello 0,4% su base mensile dopo il -1,2% rivisto di febbraio e il fatturato un incremento mensile dello 0,8% dal -0,3% di febbraio.
Nel Regno Unito tornano a crescere ad aprile i consumi, battendo le aspettative degli analisti ed in ripresa dopo lo stop registrato a marzo. Le vendite al dettaglio hanno infatti evidenziato una crescita dell’1,6%, dopo il -1,1% rivisto di marzo. Il dato è nettamente migliore delle stime di consensus che erano per una crescita dello 0,8 per cento.
Tornando a Piazza Affari, rimbalza MONCLER (+2,6%) che si posizioni alla guida del paniere principale.
In luce STM (+2,3%). Il colosso dei chip subirà a giorni un cambio al vertice tra Carlo Bozotti e il francese Jean-Marc Chery.
Bancari in recupero con UBI (+1,1%), BANCO BPM (+1%) e INTESA (+0,8%).
In fondo al listino troviamo FCA (-0,8%) che risente marginalmente della notizia sull’avvio da parte dell’amministrazione Trump di un’indagine sulle importazioni di auto e camion che potrebbe portare all’introduzione di nuovi dazi simili a quelli introdotti su alluminio e acciaio in marzo.