Il Consiglio dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha approvato le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione (5G).
L’Autorità è il primo regolatore europeo a definire un regolamento per l’assegnazione delle bande “pioniere” identificate a livello comunitario per lo sviluppo del 5G. Dalla gara di assegnazione lo Stato si aspetta un introito di almeno 2,5 miliardi, di cui la metà a valere già da quest’anno. Sulla base del regolamento adottato, il Ministero dello sviluppo economico organizzerà la relativa gara che dovrà concludersi a settembre di quest’anno.
L’Agcom ha previsto di confezionare due lotti da 80 MHz e due lotti da 20 MHz all’interno della banda 3600-3800 MHz, con la previsione di un cap pari a 100 MHz. Con il rilascio di questa banda, sarà possibile l’introduzione di tecnologie innovative (Massive Mimo e beamforming). Con la banda 700 MHz, l’Autorità pone l’accento sulla necessità di fornire servizi di tipo radiomobile classico alla pluralità della popolazione.
Al fine di favorire la concorrenza infrastrutturale e per questa via la concorrenza potenziale nei servizi l’Agcom ha previsto di riservare ad un nuovo entrante un lotto di gara composto da due blocchi su sei di frequenze in banda 700 MHz. Un pacchetto di frequenze di questo tipo, infatti, appare garantire ad un soggetto nuovo entrante un’idonea disponibilità di risorse spettrali nella parte più “pregiata” fra le bande radiomobili classiche in ottica 5G.
Nella banda 26 GHz, il regolamento dell’Autorità propone un modello innovativo di sharing, nel quale ciascun aggiudicatario di un lotto potrà usare le frequenze di tutti gli altri lotti laddove non utilizzate dagli altri aggiudicatari.
Il regolamento dell’Agcom favorisce infine lo sviluppo di nuovi attori nella catena del valore, tra cui operatori che realizzano esclusivamente l’infrastruttura fisica, nonché service o partner provider, che collaborano con l’operatore titolare delle frequenze per offrire servizi 5G innovativi.
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