ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un frazionale ribasso dello 0,5% e allineato all’omologo europeo (-0,3%), risentendo della seduta negativa del comparto bancario (-1,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,7%). Quest’ultimo è ancora penalizzato dall’incertezza politica. In seguito al mandato ricevuto da Giuseppe Conte di costituire il nuovo esecutivo da parte del capo dello Stato, Sergio Mattarella, il focus si è catalizzato sulla scelta della squadra di governo. L’attenzione si concentra sulla nomina del ministro dell’Economia, con la Lega che propone Paolo Savona, giudicato un “nemico” dell’Europa. Tuttavia, lo stesso Conte ha sottolineato la centralità dell’Italia nell’Unione.
Le vendite sul settore creditizio non condizionano i titoli dell’asset management, con la Azimut e Banca Generali terminato con rialzi prossimi all’1%, mentre Banca Mediolanum e Fineco chiudono attorno alla parità. In controtendenza la sola Anima (-1,7%).
In luce Poste Italiane (+0,6%), che ha siglato una collaborazione con la federazione dei tabaccai nei servizi di e-commerce.
Nel Mid Cap continua il recupero di doBank (+0,7%) e Cerved (+4%), dopo i forti ribassi delle scorse sedute in scia a quanto previsto dal contratto di governo Lega-M5S in materia di recupero crediti.
Tra le Small Cap si ferma la corsa iniziata ad inizio settimana di Banca Intermobiliare (-0,4%), con la Consob che ha dato l’ok al prospetto informativo relativo all’Opa totalitaria promossa da Trinity, il veicolo posseduto dal neo azionista di maggioranza Attestor. L’operazione sarà avviata il prossimo 28 maggio.
Tentativo di rimbalzo per Banca Sistema (+3,6%), dopo che l’Ad Gianluca Garbi in un’intervista ha sottolineato che quanto previsto dal contratto di governo Lega-M5S in merito al recupero crediti potrebbe rappresentare un’opportunità per il gruppo e non una minaccia.