Bomi Italia ha sottoscritto un contratto di finanziamento con un pool di banche per la concessione di un credito a medio-lungo termine pari a 20 milioni, tasso d’interesse variabile pari all’EURIBOR +1,25% e garanzia “Sace” per un importo pari a un terzo del totale.
Il finanziamento mira a sostenere il piano investimenti del gruppo, la sua scadenza è prevista al 30 aprile 2023
Inoltre, l’accordo di finanziamento prevede una clausola di “change of control” qualora sia acquisita la maggioranza del capitale di Bomi o dei diritti di voto da parte di terzi soggetti diversi dai membri della famiglia Ruini e da Waltraud Vescoli. L’eccezione riguarda il caso in cui, a seguito della sottoscrizione di un patto parasociale con un terzo, almeno uno dei membri della famiglia Ruini continui a detenere i diritti di voto in misura pari al 45% e nessun terzo possieda la medesima percentuale. E’ prevista anche un’ipotesi di un rimborso anticipato obbligatorio nel caso di delisting a meno che la società, entro tre mesi dalla revoca, non riottenga la quotazione ovvero, in caso di revoca volontaria, i soggetti finanziatori valutino che tale delisting non comporti un effetto pregiudizievole per la società, così come ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio per cessioni di beni (oltre l’ importo complessivo di 10 milioni), oltre al la possibilità di procedere al rimborso volontario anticipato (anche parziale) delle somme finanziate.
Il Cfo di Bomi, Andrea Nardocci, ha dichiarato che “ L’operazione consentirà di ottimizzare e rafforzare la struttura finanziaria a sostegno del piano di crescita del gruppo”.