doBank sta ultimando le ultime rifiniture al nuovo piano industriale che sarà presentato al mercato dopo metà giugno.
Secondo rumor di stampa, al vaglio del gruppo ci sarebbe anche la possibilità di proporsi come partner industriale di qualche banca, sul modello di quanto fatto dalla concorrente Intrum con Intesa Sanpaolo.
L’eventuale acquisizione di una piattaforma bancaria di gestione delle sofferenze consentirebbe a doBank di accrescere notevolmente l’ammontare degli Npl in gestione, attualmente di poco inferiori ai 90 miliardi.
In merito alle opportunità di M&A, l’Ad Andrea Mangoni recentemente ha affermato: “Penso che il mercato si consoliderà, ma non nel breve termine, non ora. Sta ancora crescendo, ci sono nuovi entranti, non è tempo di un consolidamento aggressivo. E il consolidamento non è la nostra priorità”.
Sempre secondo gli stessi rumor, anche se il focus resterà sul servicing delle posizioni in sofferenza, il gruppo romano dovrebbe ampliare l’operatività anche agli Utp, che molti istituti di credito hanno intenzione di dismettere e che nei prossimi mesi rappresenterà un mercato in fermento.
Infine, doBank sta perseguendo anche una strategia di espansione all’estero, il cui primo passo è stato l’ingresso nel mercato greco avvenuto nei giorni scorsi. doBank, infatti, sarebbe in corsa per chiudere un contratto di servicing su un portafoglio da 2 miliardi di Npl in capo alle quattro principali banche greche.
Intorno alle 09:30 a Piazza Affari le azioni segnano un rialzo dell’1,5% a 10,55 euro, mentre l’indice di settore guadagna lo 0,4 per cento.