Nel pomeriggio di oggi il colosso di San Donato ha annunciato di aver raggiunto con la società del gruppo General Electric specializzata nei servizi petroliferi un’intesa finalizzata alla realizzazione di infrastrutture di micro-liquefazione. Obiettivo dell’accordo è incentivare la mobilità sostenibile nei trasporti pesanti su strada e promuoverne l’avvio nei trasporti via mare in Italia.
Entro fine 2018 Snam e Baker Hughes valuteranno la possibile realizzazione di quattro impianti di micro-liquefazione distribuiti sul territorio nazionale, con una produzione annua complessiva di circa 140.000 tonnellate di gas naturale liquefatto (GNL) o bio-GNL.
L’operazione, che richiederà un potenziale investimento, in caso di esito positivo dello studio, intorno ai 50-80 milioni di euro nel corso dei prossimi anni, permetterà di rafforzare la produzione italiana di gas rinnovabile a zero emissioni di CO2 destinato al settore dei trasporti. L’intesa comunicata oggi prevede anche l’opportunità di sviluppare ulteriori infrastrutture di micro-liquefazione in Italia e all’estero.
Ricordiamo che il GNL per i trasporti pesanti è un settore in rapida espansione dato che i veicoli che utilizzano questo carburante in Italia sono aumentati da meno di 100 a circa 1.000 unità dal 2015 e il numero di stazioni di rifornimento di GNL è salito a 20. La realizzazione di quattro nuovi impianti di micro-liquefazione e la conseguente crescita della disponibilità di GNL sull’intero territorio nazionale supporteranno un aumento del numero di camion a GNL circolanti (potenzialmente fino a 15.000 unità nei prossimi anni), agevolando lo sviluppo dei trasporti low-carbon anche nel Centro-Sud Italia.
Il GNL rappresenta una soluzione immediatamente disponibile per eliminare le polveri sottili e ridurre le emissioni di CO2 nei settori dei trasporti su strada e marittimi mentre il bio-GNL è l’unica tecnologia esistente per lo sviluppo di carburanti totalmente rinnovabili e a zero CO2 per i veicoli pesanti.