Niente da fare per Mediapro e la Serie A per il prossimo triennio.
Dopo la riunione della Lega Calcio, nel pomeriggio di ieri 28 maggio, i club della massima serie hanno approvato all’unanimità la delibera per la risoluzione del contratto con l’operatore catalano non ritenendo sufficientemente valide le garanzie finanziarie presentate in occasione del bando vinto lo scorso febbraio mettendo sul piatto 1,051 miliardi all’anno per le prossime tre stagioni.
Ora, lo scenario più probabile è che la Lega provveda a rimettere sul mercato i diritti tv del campionato con trattative private, con Sky pronta a tornare in gioco, mentre non si sbilancia Mediaset. Entro l’8 giugno, dopo i primi incontri con i partecipanti, verranno pubblicati i pacchetti definitivi (uno per piattaforma e uno per prodotto). Il 12 giugno verranno aperte le buste e avviata la fase cruciale dei rilanci che si dovrebbe chiudere la sera stessa con l’assegnazione finale.
La richiesta di partenza della Lega sarà di 1 miliardo e 50 milioni di euro. La stessa cifra messa da Mediapro. Con ogni probabilità si chiuderà a 950-970 più i diritti di archivio.
In occasione dell’assemblea, gli spagnoli avevano presentato una lettera con indicate le garanzie annunciate già in partenza, come la fidejussione della controllante Imagina con un patrimonio netto di circa 400 milioni oltre alla delibera di 186 milioni come garanzia. Nel caso di mancata conclusione del closing a giugno per l’ingresso nel gruppo spagnolo del fondo cinese Orient Hontai, Imagina si sarebbe impegnata a fornire alla Lega una fidejussione a garanzia dell’intero importo dovuto.
Tra gli sconfitti non solo gli spagnoli ma anche l’advisor Infront, che vedeva attraverso l’avvento di un nuovo soggetto la possibilità di spezzare il monopolio della tv dettato da Sky.
Si prefigura inoltre un ulteriore scenario, quello delle cause giudiziarie, con Mediapro che aveva già anticipato un pagamento da 64 milioni e farà di tutto per tornarne in possesso portando la Lega in tribunale, nella speranza di poter poi trattare per recuperare almeno una parte di quel capitale.