Cambio di direzione per Mps nella parte finale della giornata. A poco più di un’ora dalla fine delle contrattazioni il titolo segna un rialzo del 2,9% a 2,51 euro, recuperando progressivamente le perdite registrare per gran parte della giornata allineato al comparto bancario (Ftse Italia Banche a -3,9%) e avviandosi a chiudere in controtendenza.
Il titolo della banca senese è stata tra i più colpiti dalle vendite nelle scorse sedute, penalizzata oltre che dall’incertezza politica e dalla conseguente risalita dello spread, anche dal fatto di essere stata chiamata direttamente in causa dall’ipotetico contratto di governo Lega-5 Stelle, che puntava a ridefinirne la mission e a un ricambio dei vertici, mantenendone il controllo statale.
Con il fallimento del tentativo di formare un esecutivo sostenuto dai sopracitati partiti, la possibilità di sostituire l’Ad Marco Morelli si allontana significativamente. Lo stesso manager, a margine della relazione annuale di Banca d’Italia, ha ricordato: “Noi andiamo avanti sul piano industriale che è stato a lungo discusso e concordato con le istituzioni europee e a quello ci atteniamo”.