Apre la settimana in negativo il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che retrocede di 2,2 punti percentuali appesantito dal calo del greggio e dalla situazione politica del bel paese. Fa meglio il corrispondente indice europeo che chiude comunque in rosso a -0,9 per cento.
Dopo un avvio positivo il FtseMib vira in rosso fino a chiudere in ribasso del 2,1% risentendo della crisi istituzionale in corso. Infatti, dopo che domenica sera Giuseppe Conte ha rimesso l’incarico, il Presidente Mattarella ha assegnato ieri a Carlo Cottarelli il compito di formare un governo di transizione.
Sul fronte macro il possibile aumento della produzione confermato da Russia e Arabia Saudita continua a trascinare al ribasso le quotazioni del greggio, con Wti e Brent che poco dopo la chiusura scambiavano rispettivamente a 66,5 e 75,3 dollari al barile, in ribasso di 1,5-2 punti percentuali.
Sull’azionario, vendite sulle tre big cap Saipem (-4,8%), Tenaris (-1%) ed Eni (-2%), con quest’ultima che sta lavorando su un’offerta con Qatar Petroleum per gli asset italiani di Terra Firma.
In rosso anche le Mid Cap Saras (-1,2%) e Maire Tecnimont (-2,5%) con quest’ultima che ha subappaltato parte del progetto Amursky per 1,3 miliardi, e le società a minore capitalizzazione d’Amico (-2,1%) e Gas Plus (-2,9%).