Sul minimo relativo intraday dello scorso 24 aprile a 16,985 euro le quotazioni dei titoli del leader europeo dei chip hanno avviato un movimento ascendente che può essere inquadrato all’interno di un canale rialzista di breve periodo. Movimento che sembra aver trovato un valido ostacolo nella resistenza statica posizionata a 20,98 euro, testata lo scorso 15 maggio, e che ha favorito l’avvio di una fase laterale di brevissimo termine.
Da segnalare che grazie alla bassissima esposizione del fatturato di STMicroelectronics all’Italia, i corsi del gruppo guidato da Carlo Bozotti non sono stati zavorrati dalle vicende politiche tricolori delle ultime due settimane, mostrando una forza relativa decisamente superiore a quella del principale indice azionario di piazza Affari, cioè il Ftse Mib.
A questi livelli, un nuovo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo di semiconduttori potrebbe comunque arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 20,62 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato dal breakout della sopracitata barriera a 20,98 euro. La decisa rottura al rialzo di questo livello, confermata in chiusura di seduta e accompagnata da un nuovo incremento dei volumi scambiati, potrebbe così consentire ai corsi delle azioni STMicroelectronics di raggiungere un primo obiettivo a 21,59 euro, massimo degli ultimi 14 anni, e un secondo individuabile a quota 22 euro.
Lo scenario positivo appena indicato potrebbe essere messo a rischio dal cedimento del supporto statico posto a 19,915 euro dato che le quotazioni dei titoli del gruppo italo-francese potrebbero scivolare verso il successivo supporto a quota 19,57 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello, deteriorando il quadro grafico di breve, a neutrale dal precedente rialzista, potrebbe spingere i corsi delle azioni STMicroelectronics verso un primo obiettivo ribassista a quota 19,135 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 18,57 euro.
La performance da inizio 2018 dei titoli STMicroelectronics è pari al +11,5%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 22,03 euro, con un potenziale rialzista dell’8,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 20,30 euro
+8,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 22 euro;
+6,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 21,59 euro;
+3,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 20,98 euro;
+1,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 20,62 euro;
-1,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 19,915 euro;
-3,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 19,57 euro;
-5,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 19,135 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 18,57 euro.
Le indicazioni contenute in questa analisi tecnica sono da considerarsi meri strumenti di informazione e non intendono costituire in alcun modo consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o suggerire/promuovere alcuna forma d’investimento.
