Altra giornata negativa per le borse europee, con la crisi politica italiana che sembra aver contagiato anche Wall Street in avvio alla riapertura dopo la festività di lunedì. A Milano il Ftse Mib ha chiuso la seduta in calo del 2,7%, registrando un’ulteriore impennata dello spread.
Debole il settore dell’auto, dopo che Nissan ha dichiarato che in estate taglierà la produzione in Nord America per ridurre le scorte in un mercato che si sta raffreddando e in scia all’incertezza relativa alla possibilità di nuovi dazi sui veicoli.
Il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato un -1,7%, rispetto al -2,2% del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto, le vendite hanno colpito soprattutto le società della componentistica come Pirelli (-2,1%) e Brembo (-3,5%), oltreché Ferrari (-3%).
Resiste poco sotto la parità Fca (-0,5%) e Cnh (-0,1%), mentre nel corso dell’assemblea degli azionisti di Exor il presidente John Elkann ha confermato che l’ipotesi di uno spin-off all’interno del gruppo attivo principalmente nel business delle macchine agricole è una possibilità, in attesa della nomina di un nuovo ceo.