Banche – Vendite sul settore (-4,7%), Mps (+2,8%) inverte la rotta nel finale

Il Ftse Italia Banche chiude con un altro pesante ribasso del 4,7% e in linea all’analogo europeo (-4,4%), zavorrando anche il Ftse Mib (-2,7%). Quest’ultimo continua a manifestare segnali di nervosismo, a causa di un più che probabile ritorno alle urne entro l’autunno e i conseguenti scenari di incertezza che ne deriverebbero.

Ieri il neo premier incaricato, Carlo Cottarelli, si è recato al Colle per un vertice interlocutorio. Lo scopo è cercare di formare un governo che possa approvare la legge di bilancio del 2019 per poi tornare a votare all’inizio dello stesso anno. L’ex commissario alla spending review si aggiornerà con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, questa mattina con l’obiettivo di arrivare a chiedere la fiducia entro venerdì.

Tali dinamiche hanno portato all’ulteriore innalzamento dello spread Btp-Bund fino a 280 punti base (nel corso della mattinata aveva toccato persino un massimo intraday di 326 punti base), penalizzando nuovamente soprattutto il comparto bancario.

Nuovamente in rosso tutti i titoli del paniere principale, che hanno riportato ribassi compresi tra il 3% e il 5,5 per cento.

Dopo essere stata in territorio negativo per quasi tutta la giornata, Mps (+2,8%) è riuscita a cambiare direzione nell’ultima parte di seduta. Con il naufragio del progetto di governo sostenuto da Lega e M5S, la posizione al vertice della banca toscana si è notevolmente rinsaldata, per cui il management potrà proseguire nell’implementazione del piano di ristrutturazione concordato con le autorità europee.

Dinamica identica tra le Mid Cap, con Popolare Sondrio (-1,8%) che però riesce ad azzerare nella parte finale di giornata gran parte del rosso accumulato e il cui presidente Francesco Venosta ha fatto presente che un quadro più chiaro sulle tempistiche della trasformazione in spa si avrà dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Più significativi i cali di Credem (-5,7%) e Creval (-5,3%).

Vendite anche tra le Small Cap, con Carige (-3,9%) tra le peggiori e con la banca che nel frattempo prosegue nel de-risking, mentre risulta molto più contenuto il calo di Banca Profilo (-0,6%), tra i potenziali candidati per una partnership con Nextam Partners.