Exor sta studiando la possibilità di rafforzare la controllata PartnerRe, attiva nella riassicurazione.
È quanto ha sottolineato ieri, giorno dell’assemblea degli azionisti, il Ceo John Elkann, il quale a proposito di PartnerRe ha affermato: “Siamo aperti a valutare opportunità, se ci sono, siamo sempre disponibili a rendere le attività più solide e siamo interessati a valutare opportunità, con focus soprattutto sul ramo vita”.
Il manager ha specificato che non sono previsti deal nel breve periodo, aggiungendo che “Siamo felici di PartnerRe, sta andando bene e i risultati sono solidi, anche se c’è ancora molto lavoro da fare. Non ci sono piani di quotazione né di disinvestimento”.
Elkann ha poi precisato che il gruppo non sta valutando acquisizioni perché “se dovessimo farne, dovremmo avere un bilancio ancora più solido”. Tuttavia, il Ceo ha fatto presente che “Potremmo valutare investimenti, su scala più ridotta, ma non si tratta di acquisizioni”.
Inoltre, l’Ad ha precisato che non sono previste neanche dismissioni di asset. “Non stiamo pensando di disinvestire, siamo in buona forma e ben posizionati per il futuro”.
Infine, il Cfo Enrico Vellano ha affermato che “il debito a scadenza nel 2019 e nel 2020 sarà coperto da ordini e dal net free cash flow”, chiarendo che non ci sarà bisogno di emettere altre obbligazione per il rifinanziamento dello stesso dopo i 700 milioni a cui si è fatto ricorso nel primo trimestre 2018.
A mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,4% a 60,42 euro, mentre il Ftse Italia Servizi Finanziari sale dello 0,9 per cento.