Seduta a due facce ieri per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, dopo una mattinata negativa, inverte la rotta nel pomeriggio fino a chiudere in progresso dello 0,3 per cento, in linea con il corrispondente indice europeo (+0,3%).
Continuano invece le vendite sulle Borse del Vecchio Continente, in particolare sul listino milanese dove il Ftse Mib chiude in calo di 2,7 punti percentuali, con lo spread che nel corso della seduta è arrivato fino a oltre 320 punti base. Questa mattina il Presidente Mattarella e il premier incaricato Carlo Cottarelli si incontreranno nuovamente, e solo dopo quel momento si saprà se partirà o meno il governo di transizione.
Il rimbalzo del settore è stato invece sostenuto dalla risalita intraday delle quotazioni del Brent, che poco dopo la chiusura scambiava però in flessione dello 0,3% a 75,2 dollari/barile, mentre il Wti viaggiava in ribasso del 2% a 66,5 dollari/barile.
Tornando all’azionario, positive tutte e tre le big Saipem (+3,2%), Tenaris (+0,5%) ed Eni (+0,1%). Quest’ultima ha firmato un nuovo accordo di esplorazione in Pakistan mentre in Libano è pronta ad avviare le ricerche.
Fra le Mid Cap ancora in ribasso Maire Tecnimont (-3,9%) mentre chiude con il segno opposto Saras (+1,8%), sostenuta dalla risalita dell’EMC Benchmark e dei crack spread di benzina e diesel.
Infine, andamento contrastato per le società a minore capitalizzazione Gas Plus (+3,4%) e d’Amico (-4,8%).