ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un altro pesante rosso del 3,8% e al di sotto di 2,5 punti percentuali rispetto all’omologo europeo (-1,3%), risentendo della performance fortemente negativa del comparto bancario (-4,7%) e facendo peggio del Ftse Mib (-2,7%). Quest’ultimo continua a risentire degli sviluppi politici, con il ritorno al voto entro l’autunno che si va delineando come lo scenario più probabile.
Ieri il neo presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, è salito al Quirinale per un incontro interlocutorio. L’obiettivo è tentare di costituire un esecutivo in grado di approvare la legge di bilancio del 2019 per poi tornare alle urne all’inizio dello stesso anno. L’ex esponente del Fondo Monetario Industriale si incontrerà nuovamente con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina per presentare la lista dei ministri per poi chiedere la fiducia entro venerdì.
Il nuovo pesante arretramento registrato dal settore creditizio a causa dell’ulteriore risalita dello spread Btp-Bund ha impattato anche sui titoli dell’asset management, con il calo più consistente che viene segnato da Anima (-10,3%) anche a causa del downgrade di Mediobanca da ‘outperform’ a ‘neutral’.
Forti vendite anche su Poste Italiane (-4,5%) nel giorno dell’assemblea degli azionisti, col la performance che risente della riduzione della raccomandazione da ‘outperform’ a ‘neutral’ da parte di Mediobanca.
Nel Mid Cap ancora significative vendite sui titoli legati alla gestione degli Npl, con Cerved, Banca Ifis e doBank che riportano cali compresi tra il 4% e il 9 per cento.
Tra le Small Cap seconda altra seduta in ribasso per Banca Intermobiliare (-4%), nel secondo giorno dell’Opa totalitaria lanciata dal veicolo che fa capo al neo azionista di controllo, il fondo inglese Attestor.
Riesce a chiudere in controtendenza Banca Sistema (+0,5%), con la società di asset management Schroders che è entrata nel capitale con una quota superiore al 5 per cento.