Da ieri Iliad ha avviato la sua offerta sul mercato italiano diventando il quarto operatore nazionale, per via della fusione di Wind con Tre del 2016 e della richiesta della Commissione europea di occupare la casella lasciata vuota.
La compagnia telefonica francese punta sui prezzi concorrenziali. Le tariffe low cost, che sono state la chiave del suo successo in Francia, sono il modello da replicare in Italia. L’obiettivo dell’azienda è quello di arrivare a una quota di mercato del 5% entro sei mesi. Per Natale, in sostanza, Iliad vorrebbe mettere mano su una fetta di clientela valutata 800 milioni di euro, in un mercato che si stima ammonti a 16 miliardi.
Per arrivare a break even l’operatore deve raggiungere il 10% delle schede sim che circolano in Italia. Sono 100 milioni in totale, di cui 35 milioni quelle in uso a clienti privati e aziende.
Iliad ha garantito che sarà un operatore dotato di infrastruttura. Al momento sfrutta frequenze della rete di Wind Tre, svincolati per effetto della fusione, ma entro il 2025 dovrà completare la copertura in proprio. L’azienda ha infatti annunciato un miliardo circa di investimenti nei prossimi anni per realizzare una rete mobile.
Il gruppo starebbe inoltre valutando se partecipare all’asta per la nuova tecnologia della telefonia mobile 5G, che si terrà entro il mese di settembre. Per ora Iliad si svilupperà nelle comunicazioni mobile, ma non esclude in futuro uno sbarco nel fisso e nella fibra.