Il mancato superamento della resistenza statica posizionata a 4,05 euro nella seduta dello scorso 22 maggio ha innescato delle prese di beneficio sui titoli del gruppo italiano attivo nei servizi petroliferi, con le relative quotazioni che sono scivolate fino a 3,43 euro.
La successiva reazione ha poi riportato i corsi delle azioni Saipem sopra 3,60 euro, anche se per avere un ulteriore allentamento della pressione dei venditori è necessario il superamento di una prima resistenza statica posta a 3,729 euro. In questo scenario, le quotazioni dei titoli del gruppo di San Donato potrebbero spingersi fino al successivo ostacolo individuabile a quota 3,865 euro, al di sopra del quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono posizionabili a 3,972 euro prima e in corrispondenza del sopracitato top relativo a 4,05 euro in seguito.
Un primo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Saipem potrebbe, invece, essere rappresentato dal cedimento del supporto statico posizionato a 3,637 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato da un eventuale ritorno sotto il successivo supporto a quota 3,56 euro. Al di sotto di questo livello, le quotazioni del gruppo guidato da Stefano Cao potrebbero mettere nel primo i due seguenti obiettivi ribassisti di breve termine: 3,43 euro prima e 3,30 euro in seconda battuta.
La performance da inizio 2018 dei titoli Saipem è pari al -4,4%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 21 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 4,05 euro, con un potenziale rialzista dell’11,3 per cento.
Prezzo di riferimento: 3,64 euro
+11,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 4,05 euro;
+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,972 euro;
+6,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,865 euro;
+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,729 euro;
-0,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,637 euro;
-2,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,56 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 3,43 euro;
-9,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 3,30 euro.
Le indicazioni contenute in questa analisi tecnica sono da considerarsi meri strumenti di informazione e non intendono costituire in alcun modo consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o suggerire/promuovere alcuna forma d’investimento.