Mercati – Europa chiude in rosso, Milano a -0,1%

Dopo i guadagni nella prima parte della seduta, il Ftse Mib chiude poco sotto la parità (-0,1% a 21.784,18 punti) sulla scia dell’indebolimento di Wall Street per i timori per una guerra commerciale non solo tra Usa e Cina ma anche tra Usa e Ue.

Tra i mercati del Vecchio Continente, invariato il Ftse 100 di Londra e ribasso frazionale per il Cac 40 di Parigi (-0,5%). Allungano le perdite l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%) e il Dax di Francoforte (-1,4%). Oltreoceano, tra gli indici americani in rosso il Dow Jones (-0,8%) e lo S&P 500 (-0,2%), mentre viaggia in positivo il Nasdaq (+0,2%).

Sono proprio i dazi a catalizzare nuovamente l’attenzione dei mercati. Scatteranno infatti dalla mezzanotte di Washington i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da Europa, Canada e Messico. Lo ha annunciato il segretario al commercio Usa, Wilbur Ross. Ora si attende la mossa dell’Unione Europea, che potrebbe varare contromisure simili a carico degli Stati Uniti.

Intanto, l’Italia continua ad essere osservata speciale in attesa di novità sulla formazione del Governo, anche se le speculazioni sembrano al momento essere state messe in stand-by, come ben visibile anche dal rientro dell’allarme spread. In questo momento il differenziale di rendimento con il Bund tedesco viaggia a 241 punti base, con un calo di 6 punti base, mentre il Btp a 10 anni mostra sul mercato secondario uno yield del 2,75 per cento.

Sul Forex poco mosso l’euro/dollaro, che rimane in area 1,16. Tra le materie prime, sostanzialmente stabile l’oro poco sopra quota 1.300 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio scambiano in rialzo con Wti e Brent rispettivamente a 67,5 e 78 dollari al barile.

Secondo i dati settimanali EIA sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti, lo stock di greggio è diminuito di circa 3,6 milioni di barili, rispetto all’aumento di circa 0,24 milioni atteso dagli analisti e rispetto al +1 milione del dato Api.

Tornando a Piazza Affari, la migliore della seduta è BANCO BPM (+2,4%), non inclusa nelle possibili revisioni di rating annunciata da Moody’s.

Ben intonata anche FCA (+2%), che domani presenterà il nuovo piano industriale.

In denaro anche POSTE ITALIANE (+0,2%). Un giornale dice che sta partendo la gara per trovare un partner assicurativo e che sarebbero in lizza Generali, Unipol e gruppi esteri.

Perdono terreno alcuni difensivi che però sono sotto revisione per un downgrade da parte di Moody’s, come TERNA (-1,3%), SNAM (-1,9%) e ITALGAS (-0,5%). Vendite anche su ENEL (-1%), nonostante la vittoria della gara in Brasile per Eletropaulo.

Fallisce il rimbalzo TELECOM ITALIA (-2,1%). Oggi circolavano indiscrezioni di stampa su un possibile taglio di Agcom delle tariffe per il noleggio della rete fissa dell’ex-incumbent.