Mercati – Europa vira in negativo, Milano a -0,4%

Poco dopo le 16:00 il Ftse Mib prosegue in flessione dello 0,4% in un mercato più tranquillo sul quadro politico interno, in attesa di un possibile governo Lega-5 Stelle. Anche gli altri mercati europei sono sotto la parità, sulla scia dei principali indici di Wall Street che viaggiano in calo di circa mezzo punto percentuale.

In Europa il Ftse 100 di Londra è l’unico segno più (+0,1%), mentre si registrano perdite frazionarie per il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%). A chiudere la fila il Dax di Francoforte (-1%) appesantito dalle perdite di Volkswagen e Daimler dopo la notizia che il presidente Usa Donald Trump vorrebbe bloccare l’import di auto di lusso tedesche dalla Germania.

Intanto, gli investitori attendono segnali sulla possibile soluzione della crisi politica in Italia. Si pensa a un esecutivo in cui Paolo Savona avrebbe un dicastero diverso dall’economia, mossa che dovrebbe rimuovere l’opposizione del presidente della Repubblica. I giornali parlano di una candidatura al ministero dell’Economia dell’ex-vicedirettore di Bankitalia, Pierluigi Ciocca, nome che darebbe ulteriore sicurezza ai mercati, aggiungendo però che la voce è stata smentita.

La nuova situazione sembra però scongiurare elezioni, che avrebbero potuto trasformarsi in un referendum pro o contro l’euro porta quindi a un calo dello spread tra Btp e Bund con scadenza decennale, che scende in area 246 punti. Il rendimento del governativo italiano a 10 anni si attesa in area 2,8 per cento.

A livello internazionale, le tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti rischiano di estendersi, mentre Washington si prepara ad annunciare piani per dazi sull’importazione di acciaio e alluminio dal Vecchio Continente. Il ministro delle Finanze francese dice che la Ue prenderà “tutte le misure necessarie” per rispondere se gli Usa dovessero imporre dazi, mentre il segretario al Commercio Usa dice che un’eventuale escalation della contesa dipende dalla reazione della Ue.

Dal fronte macroeconomico da rilevare in Eurozona l’impennata dell’inflazione, mentre il tasso di disoccupazione è sceso ma meno delle attese degli analisti. Negli Usa, invece, accelerano i consumi delle famiglie americane, risultando superiori alle aspettative, mentre sul fronte dei redditi si rileva una crescita in linea con le previsioni.

Sul Forex, l’euro torna a stabilizzarsi sui livelli di ieri rispetto al dollari (in area 1,16) nonostante gli ultimi tentativi di formare un governo in Italia ed evitare di tornare al voto. La moneta unica resta comunque lontano dal minimo di dieci mesi toccato due giorni fa a 1,1510 sul dollaro.

Tornando a Piazza Affari, svetta FCA (+2,2%) che domani presenterà il nuovo piano industriale.

Tonico anche POSTE (+1,5%). Un giornale dice che sta partendo la gara per trovare un partner assicurativo e che sarebbero in lizza Generali, Unipol e gruppi esteri.

Prosegue il recupero dei bancari fra i quali svetta BANCO BPM (+1,3%), non inclusa nelle possibili revisioni di rating annunciata da Moody’s.

Perdono terreno alcuni difensivi che però sono sotto revisione per un downgrade da parte di S&P, in seguito ad analoga decisione sull’Italia, come TERNA (-1%), SNAM (-1%) e ITALGAS (-1,1%). ENEL (-1,8%) fanalino di coda delle utilities, nonostante la vittoria della gara in Brasile per Eletropaulo.

TELECOM ITALIA (-2%) non approfitta del rimbalzo, nonostante i recenti cali. Oggi indiscrezioni stampa su un possibile taglio di Agcom delle tariffe per il noleggio della rete fissa dell’ex-incumbent.