L’impatto su Saras delle sanzioni, che gli Stati Uniti introdurranno a partire dal prossimo novembre nei confronti dell’export di greggio iraniano, non è ancora quantificabile, ma porterà il gruppo presieduto da Massimo Moratti a rifornirsi di greggio altrove.
È quanto annunciato a Reuters dall’AD del gruppo Dario Scaffardi a margine di un convegno sulle utility, che ha aggiunto: “Il problema delle sanzioni è che colpiscono il mercato in maniera asimmetrica. Non c’è problema a trovare fornitori alternativi: si trovano, ma naturalmente va ad aumentare il prezzo. Togliere l’Iran dal mercato senza misure di compensazione di qualche tipo ha l’effetto netto di fare aumentare il prezzo”.
Più che il cambio di fornitore, in cui Saras è favorita dalla modalità di gestione della supply chain, sarebbe infatti un repentino aumento del prezzo del greggio, senza però un contestuale incremento della domanda di prodotti petroliferi, ad avere un effetto negativo sul gruppo, oltre che sui consumatori.