Banche – Nuova frenata (-0,1%), rally di Mps (+7,4%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un moderato ribasso dello 0,1% ma tenendo meglio dell’analogo europeo (-1,6%), rallentando anche il Ftse Mib (-0,1%). Gli investitori hanno mantenuto una posizione di cautela in attesa di novità sul versante politico.

La soluzione è giunta nel tardo pomeriggio, con Lega e M5S che hanno raggiunto un accordo per la creazione di un governo politico. “È stato raggiunto l’accordo per un governo politico M5S-Lega con Giuseppe Conte presidente del Consiglio” hanno annunciato i leader dei due partiti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dopo avere trattato per tutto il pomeriggio.

In serata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato Conte al Colle attribuendogli per la seconda volta il mandato di costituire l’esecutivo e il giurista gli ha subito elencato la squadra di governo. Il giuramento è fissato per oggi. Ancora prima Mattarella si era incontrato con Carlo Cottarelli, il quale aveva rinunciato all’incarico per costituire un governo tecnico.

È stata risolta anche la questione spinosa connessa alla posizione di Paolo Savona, al quale sarà assegnato il ministero per le Politiche Comunitarie. A capo del Tesoro sarà nominato Giovanni Tria. Gli stessi Salvini e Di Maio saranno membri del governo, con il primo responsabile del ministero degli Interni e il secondo del dicastero che accorperà Lavoro e Sviluppo Economico. I due saranno anche vice premier.

Mentre si attendevano novità sul fronte politico, lo spread Btp-Bund è sceso durante la seduta di ieri in area 230-240 pb per poi riportarsi in area 250 pb. La contrazione del differenziale per gran parte della giornata ha favorito la prosecuzione del recupero del comparto bancario, che ha poi invertito la rotta a poco più di due ore dalla chiusura delle contrattazioni, riuscendo comunque a tenere.

Il settore creditizio potrebbe avere risentito indirettamente anche del pesante calo di Deutsche Bank sul listino di Francoforte, dopo che sono venuti alla luce rumor sul fatto che la Fed avrebbe classificato come “problematiche” le attività americane dell’istituto tedesco. Anche l’indice europeo ha cambiato direzione nello stesso momento.

Nel listino principale la maggior parte dei titoli ha progressivamente ridotto il ritmo degli acquisti fino a virare in territorio negativo, inclusa Mediobanca (-1,9%), che martedì aveva messo a segno il rimbalzo più consistente. Unica eccezione Banco Bpm (+2,4%), il cui cda ha dato il via libera alla cessione di un portafoglio da 5,1 miliardi di Npl.

In spolvero Mps (+7,4%), sostenuta dalla notizia che dal prossimo 15 giugno sarà inserita nel Ftse Italia Mid Cap dato che dalla riammissione alla quotazione (avvenuta il 25 ottobre 2017) non era ancora stata inserita in nessun paniere.

Nel Mid Cap bene Popolare di Sondrio (+1,7%), mentre su Credem (-1,8%) prevalgono le vendite dopo essere stata tra le migliori nella seduta precedente, con l’agenzia Moody’s ha messo sotto osservazione la valutazione del rischio di controparte della banca. Buon recupero per Creval (+4,8%).

Tra le Small Cap si mette in evidenza Carige (+4%), che ha perfezionato la partnership con Ibm per la gestione del sistema IT, mentre Banca Finnat (+0,9%) rafforza il 5% messo a segno nella giornata di mercoledì.