Carige – Firmata intesa con Messina ma il titolo resta tiepido

La ritrovata pax politica nonché le buone notizie provenienti sul fronte del de-risking si riflettono in un rialzo per i titoli Carige, seppur inferiore rispetto allo sprint evidenziato a Piazza Affari da molti altri titoli bancari. Nella seduta di oggi, intorno alle 11:30, le azioni dell’istituto genovese evidenziano un rialzo del 2,5% a 0,008 euro, contro un incremento dell’indice Ftse Italia Banche pari al 5,3 per cento.

Il titolo appare quindi meno reattivo del comparto eppure, oltre alle buone notizie sul calo dello spread e sull’alleviarsi delle tensioni, la banca prosegue nel proprio percorso di riduzione dello stock di Npl. Proprio ieri, secondo rumor di stampa, vi è stata l’attesa sigla dell’accordo per la ristrutturazione del debito da 450 milioni classificato come Utp del gruppo navale Messina. Intesa collegata all’intervento del colosso navale Aponte che entrerà con una quota del 49% nel capitale della società genovese, con la quale sarebbe stato firmato il term sheet dell’ingresso.

Il credito faceva parte del pacchetto da 1,5 miliardi posto in vendita dalla banca guidata da Paolo Fiorentino, per il quale erano arrivate una trentina di manifestazioni di interesse, ora ridotte a 15 dopo una prima selezione. L’obiettivo dell’istituto sarebbe la cessione di circa 500 milioni di crediti considerati inadempienze probabili.

Infine, prosegue l’attività per la predisposizione dell’operazione di cartolarizzazione con assistenza di Gacs di altri Npl per circa 1 miliardo di valore nominale.