Seduta in leggero ribasso per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che retrocede dello 0,1 per cento, in linea con il corrispondente indice europeo (-0,2%).
Chiusura poco sotto la parità anche per il Ftse Mib (-0,1%), comunque in vetta agli Eurolistini, mentre lo spread si attesta a 235 punti base. Sul fronte politico, passi avanti durante la seduta nelle trattative fra M5S e Lega per formare un governo, concretizzatesi a mercati chiusi con la remissione del mandato di Carlo Cottarelli e l’assegnazione dell’incarico a Giuseppe Conte, che ha accettato e oggi giurerà come nuovo Primo Ministro.
Pesa invece sui mercati l’annuncio dell’introduzione da parte degli Stati Uniti di dazi sull’import di acciaio e alluminio proveniente da Europa, Messico e Canada.
Andamenti opposti per i futures sul petrolio, con il Wti in calo a 67,5 $/bl (-1,1%) e il Brent in leggero progresso a 77,7 $/bl (+0,3%) poco dopo la chiusura. Ieri pomeriggio, il dato Eia sulle scorte Usa ha evidenziato un calo di 3,6 milioni di barili, contro un aumento atteso di circa 0,24 milioni.
Tornando all’azionario, in rosso le big Saipem (-0,3%) e Tenaris (-3,2%), che accelera al ribasso dopo l’annuncio dell’introduzione dei dazi su acciaio e alluminio.
Chiude invece flat Eni, il cui rating è stato messo sotto osservazione da Moody’s, che ha confermato di aver avanzato un’offerta con Qatar Petroleum per RTR.
In ribasso anche le Mid Cap Maire Tecnimont (-1,6%) e Saras (-1,1%) che, attraverso le parole dell’AD Scaffardi, ha affermato che dovrà rifornirsi altrove di greggio dopo le sanzioni in arrivo verso l’Iran.
Infine, fra le società a minore capitalizzazione, vola d’Amico (+5,6%) che ha stretto una partnership con Rina e Telamar per un nuovo Fleet Operating Centre e per cui partirà domani il periodo di esercizio dei warrant. In flessione invece Gas Plus (-0,4%).