ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dell’1,3% e allineato all’omologo europeo (+0,5%), non risentendo del cambio di direzione nell’ultima parte di seduta del comparto bancario (-0,1%) e chiudendo in direzione opposta rispetto al Ftse Mib (-0,1%). Il mercato è restato in una posizione attendista in vista delle novità sugli sviluppi politici.
La svolta è arrivata nel tardo pomeriggio, con Lega e M5S che hanno trovato un’intesa per la costituzione di un esecutivo politico. “È stato raggiunto l’accordo per un governo politico M5S-Lega con Giuseppe Conte presidente del Consiglio” hanno comunicato i capi dei due partiti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dopo avere trattato per tutto il pomeriggio.
In serata il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha convocato Conte al Quirinale affidandogli nuovamente l’incarico di formare il governo e l’avvocato gli ha immediatamente presentato la lista dei ministri. Il giuramento avverrà oggi. In precedenza Mattarella aveva ricevuto Carlo Cottarelli, il quale aveva rimesso il mandato per creare un governo tecnico.
È stata sbrogliata anche la matassa legata al ruolo di Paolo Savona, che sarà nominato ministro per le Politiche Comunitarie. Il Mef sarà assegnato a Giovanni Tria. Gli stessi Salvini e Di Maio faranno parte dell’esecutivo, con il primo a capo del ministero degli Interni e il secondo al dicastero che accorperà Lavoro e Sviluppo Economico. Entrambi saranno anche vice presidenti del Consiglio.
Tornando alla giornata di ieri, l’inversione di rotta del settore creditizio si ripercuote in parte sui titoli dell’asset management, con l’eccezione di Fineco (+1%), che rafforza l’ottima performance della seduta precedente, Anima (+5,1%), che prosegue il rimbalzo avviato mercoledì dopo essere crollata di oltre il 10% lo scorso martedì, e Banca Mediolanum (+1,1%), il cui Ad Massimo Doris ha sottolineato che l’attuale situazione sui mercati non ha avuto impatto sulla raccolta dei Pir.
Tiene Poste Italiane (+0,2%), che ha visto progressivamente sgonfiarsi il rally nel corso della giornata. Il gruppo romano sta per entrare nella fase decisiva per la scelta del partner nell’Rc auto.
Bene Exor (+1,8%), che si muove in scia alla buona performance della controllata quotata Fca. La holding della famiglia Agnelli sta valutando delle opportunità strategiche per la partecipata PartnerRe.
Nel Mid Cap prosegue la risalita dei titoli legati alla gestione degli Npl, con Banca Ifis (+0,8%), che consolida lo scatto di quasi il 10% messo a segno mercoledì, doBank (+2%) e Cerved (+4%).
Tra le Small Cap altro pesante tonfo Banca Intermobiliare (-7,2%), nel quarto giorno dell’Opa totalitaria lanciata dal veicolo che fa capo al neo azionista di controllo, il fondo inglese Attestor. Il cda della banca torinese convocherà prossimamente un’assemblea ad hoc per proporre un aumento di capitale con diritto d’opzione da 91 milioni.
Ancora in evidenza Tamburi (+1,9%), che si appresta a perfezionare alcuni investimenti in pipeline.