Giornata poco mossa per il comparto IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che chiude a -0,2%, sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-0,3%) e il Ftse Mib (-0,1%).
Il listino milanese ha archiviato gli scambi quasi invariato, meglio della maggior parte dei listini europei. Questi ultimi hanno perso smalto nel corso della giornata, penalizzati anche dall’indebolimento di Wall Street sui timori per una guerra commerciale. Da mezzanotte infatti sono in vigore i dazi americani sulle importazioni di acciaio e alluminio da Europa, Canada e Messico e ora si attende la possibile contromossa dell’UE. In serata si è sbloccata la situazione politica italiana, con l’accordo per il governo politico Lega-M5s guidato dal premier Conte. Da seguire lo spread, ieri in calo a 240 bp mentre il cambio euro/dollaro resta tra 1,16 e 1,17.
Tornando al settore hi-tech di Piazza Affari la big cap Stm termina a -0,3%, nel giorno in cui i soci hanno approvato il bilancio 2017, il dividendo cash di 0,24 dollari per azione e hanno nominato Jean-Marc Chery come nuovo Ceo.
La mid cap Reply chiude a +1,2% e annuncia un accordo con il Politecnico di Torino in ambito Industria 4.0.
In calo invece la tlc Telecom Italia (-2,1%), mentre sono circolate indiscrezioni di stampa su un possibile taglio di Agcom delle tariffe per il noleggio della rete fissa dell’ex-incumbent.
Fra le small cap acquisti su Exprivia (+4,4%) e Acotel Group (+3,7%), che a fine aprile riporta una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 2,5 milioni.
In rialzo It Way (+1,9%) dopo aver approvato i risultati in crescita del 2017 e quelli del primo trimestre 2018, che hanno visto un miglioramento della gestione operativa, oltre alle linee guida del piano industriale del 2018-2022 ed il piano finanziario 2019, relative allo scenario conseguente alla dismissione di Business-e, tenendo conto anche della cessione delle partecipazioni in Itway Hellas e Itway Turkyie (per le quali si sono chiuse le attività di due diligence).
Pressoché invariate Gamenet (-0,1%), che ha avviato un programma di buy-back per massimi 4,5 milioni, e Snaitech (-0,2%) dopo le dimissioni di due consiglieri.