Si riapre la partita relativa all’acquisto del 40% di Arca Sgr in mano alle ex banche venete (suddiviso pariteticamente), finito tra gli asset posti in liquidazione. Bper e Popolare di Sondrio partirebbero da una posizione di vantaggio per l’intera quota o solo per una parte.
Secondo rumor di stampa, i commissari liquidatori hanno dato avvio al processo competitivo per la cessione. La gara è divisa in tre step: entro il 12 giugno gli operatori interessati all’acquisto dovranno far arrivare la propria manifestazione di interesse per accedere all’asta; entro il 10 luglio dovranno essere presentate le offerte vincolanti; entro settembre è prevista la scelta dell’offerta finale.
Tuttavia, non è da escludere che la selezione dell’acquirente avvenga già a luglio, sentito anche il parere del cda di Arca.
In pole position, dunque, dovrebbero esserci i due principali azionisti di Arca, appunto Bper con una quota del 32,7% e Popolare Sondrio con il 21,3 per cento. Le due banche potrebbero presentare anche una proposta congiunta.
I due gruppi avevano già preso in considerazione il dossier nei mesi scorsi, ma alla fine hanno preferito mantenere una posizione attendista in vista delle decisioni dei commissari che stanno gestendo la liquidazione degli asset delle ex venete.
L’anno scorso le due banche avevano ipotizzato di salire proporzionalmente nel capitale di Arca qualora avessero rilevato il suddetto 40%, con Bper che sarebbe arrivata al 55-57%, mentre Sondrio al 35-40 per cento. Non è sicuro che l’intenzione sia rimasta questa.
Arca ha archiviato il 2017 con un giro d’affari di 150 milioni e un utile netto di 61 milioni, con masse gestite superiori a 32 miliardi. Ragione per cui l’eventuale acquisto della partecipazione darebbe un buon contributo alla redditività dei due istituti.
A mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni il titolo Bper cede lo 0,5% a 4,40 euro e le azioni Popolare Sondrio lo 0,1% a 3,61 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,7 per cento.