Mattinata all’insegna del denaro per le quotazioni dell’ex-municipalizzata bolognese. Alle ore 12:20 le quotazioni di Hera sono in rialzo del 4,3% rispetto alla debole chiusura di venerdì scorso (-0,6%), a fronte di un progresso dell’1,8% dell’indice Ftse Italia Servizi Pubblici.
Ad alimentare gli acquisti odierni sui principali titoli del settore utility e delle rinnovabili la decisa discesa dei rendimenti sui governativi italiani, con lo yield del Btp a 10 scivolato al 2,515% (-12,4 punti base) e lo spread con il corrispondente Bund ridotto a 210,5 punti base.
Ricordiamo che la settimana scorsa i corsi delle azioni del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano avevano lasciato sul terreno il 4,1%, registrando così una performance decisamente peggiore rispetto a quella del sopracitato indice settoriale che ha perso l’1,1 per cento.
Le attuali quotazioni borsistiche di Hera, nonostante il balzo di oggi, sono ancora ben al di sotto della media dei sette target price rilevati da Bloomberg, pari a 3,35 euro. A livello di raccomandazioni, su 9 giudizi degli analisti ben 7 sono positivi, 1 neutrale e 1 è negativo.