Oil & Gas – Il settore riparte nell’ottava con Saipem sugli scudi (+4,8%)

È stata una settimana di alti e bassi per il settore dell’Oil & Gas, in scia sia all’andamento incerto sia del mercato italiano, concentrato sull’evoluzione della crisi politico-istituzionale italiana, sia al movimento incostante delle quotazioni del greggio. In questo scenario, il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha registrato, rispetto alla settimana precedente, un rialzo del 2,3% mentre l’Euro Stoxx Oil & Gas ha evidenziato un +3 per cento.

Andamento opposto per i futures sul petrolio, con il Brent che poco dopo la chiusura di venerdì scambiava a 76,5 $/bl (+1,5% w/w), mentre il Wti scambiava a 66,4 $/bl (-1,5%). Aumenta così lo spread tra i due grezzi, per effetto dei colli di bottiglia che si stanno verificando per l’eccesso di produzione dello shale oil americano, ormai si massimi della capacità di trasporto e raffinazione. Inoltre, l’andamento settimanale del greggio è stato influenzato dalle voci su un possibile aumento della produzione da parte dell’OPEC e dei sui alleati e dal calo delle scorte Usa evidenziato dai dati EIA.

Sull’azionario, svetta tra le big Saipem che, dopo aver sofferto nelle prime sedute, si è ripresa fino a segnare un +4,8% rispetto all’ottava precedente. Il gruppo di San Donato ha ricevuto una nuova commessa da circa 34 milioni in Messico mentre all’orizzonte sembrano esserci una serie di nuove opportunità sia nell’offshore che nell’onshore.

Bene anche Eni (+2,2%), influenzata anche dall’andamento generale del mercato italiano, che ha portato Moody’s a mettere sotto osservazione il rating. Dal lato operativo il gruppo ha firmato un nuovo accordo di esplorazione in Pakistan ed è pronta ad avviare le attività di esplorazione in Libano, mentre dal lato finanziario ha confermato di aver fatto un’offerta con Qatar Petroleum per RTR.

In rosso invece Tenaris (-2%), incerta sugli effetti dell’introduzione da parte degli Stati Uniti di dazi su acciaio e alluminio importati da Messico, Canada e Unione Europea.

Fra le Mid Cap in progresso Saras (+3,3%) che ha riportato nella settimana un incremento sia dell’EMC Benchmark sia dei crack spread di benzina e diesel. L’AD Dario Scaffardi, a margine di un evento, ha indicato che la società, a seguito dell’annuncio delle sanzioni Usa sull’export iraniano di greggio, sarà costretta ad rifornirsi altrove.

In calo invece Maire Tecnimont (-2,4%) che ha subappaltato parte del progetto Amursky per 1,3 miliardi ed è entrata al 50% del capitale di U-Coat, newco fondata da Bio-On.

Infine, tra le società a minore capitalizzazione, settimana flat per Gas Plus mentre rimbalza d’Amico (+4,7%) dopo aver toccato nella seduta di giovedì il minimo storico a 0,178 euro. La società nell’ottava ha stretto una partnership con Rina e Telamar per un nuovo Fleet Operating Centre e ha avviato il primo periodo di esercizio dei warrant 2017-2022.