Azimut – Timone si porta al 24,2%, entra Peninsula nel patto con il 2,8%

Timone Fiduciaria, che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding, ha comunicato che 1.206 azionisti aderenti a suddetto accordo hanno acquistato circa 7 milioni di azioni ordinarie Azimut Holding, pari al 5% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (4,9% del capitale sociale complessivo). Le azioni oggetto dell’operazione sono state acquistate ad un prezzo medio di 14,37 euro ciascuna.

L’intenzione di procedere all’operazione e i relativi aggiornamenti erano già stati comunicati in tre precedenti comunicati emessi a gennaio, marzo e maggio scorsi.

L’importo totale raccolto da management, consulenti finanziari, gestori e dipendenti del gruppo è di 77 milioni, di cui 25 milioni per la costituzione di una garanzia a favore della banca finanziatrice.

All’operazione hanno aderito 16 componenti della prima linea manageriale, per un controvalore complessivo di circa 30 milioni, tra i quali il presidente Pietro Giuliani con un investimento di oltre 26 milioni.

Peninsula, primario operatore di private equity con sede in Lussemburgo, parteciperà, in qualità di investitore finanziario, all’operazione attraverso una propria controllata, aderirà al patto e concluderà un’operazione di acquisto a termine con Goldman Sachs International attraverso la quale rileverà circa 3,8 milioni di azioni ordinarie di Azimut, pari al 2,8% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (2,7% del capitale sociale complessivo) con consegna garantita entro il 14 dicembre 2018. Peninsula ha inoltre assunto impegni di non alienazione delle azioni (lock-up). Il fondo diverrà il primo investitore istituzionale del patto con oltre il 10 per cento.

Per effetto delle due operazioni, la partecipazione complessivamente detenuta dal patto nel capitale di Azimut, includendo la quota potenziale di Peninsula, passerà dal 16,4% al 24,2% del capitale sociale, al netto delle azioni proprie (dal 15,8% al 23,3% del capitale sociale complessivo).

L’operazione, per quanto riguarda gli aderenti al patto, è stata assistita da un finanziamento per complessivi 50 milioni erogato a favore di Timone Fiduciaria e garantito da un pegno sulle azioni acquistate da Timone Fiduciaria per conto degli aderenti all’operazione e da una garanzia in denaro, remunerata a favore dei concedenti a carico dei soggetti finanziati prestata da alcuni fra i soggetti aderenti all’operazione, pari a 25 milioni, alla quale Pietro Giuliani ha contributo per circa 23,4 milioni.

Il finanziamento e le garanzie che lo assistono hanno una durata di tre anni, fatte salve eventuali cause di estinzione anticipata come da prassi di mercato.

Con l’operazione, il patto di Azimut Holding si rafforza con un impegno di lungo periodo insieme ad un importante investitore finanziario che condivide le prospettive di crescita e di creazione del valore per gli azionisti.