Banca Mediolanum, a maggio, ha registrato flussi positivi pari a 252 milioni (-19,3% rispetto allo stesso mese del 2017). Un flusso che spinge il totale dei primi cinque mesi del 2018 a 1,6 miliardi (-17,8% annuo).
La raccolta netta gestita nel mese in esame si è fissata a 169 milioni, con una contrazione del 70,8% rispetto a maggio 2017. Il risparmio amministrato, invece, ha realizzato sottoscrizioni per 82 milioni (deflussi per 267 milioni nel periodo di confronto).
Il cambio di preferenze da parte degli investitori, dal risparmio gestito a quello amministrato, è dovuto alla maggiore volatilità dei mercati.
Da inizio anno, il comparto gestito ha raccolto 1,2 miliardi (-42,7% rispetto al periodo gennaio-maggio 2017), mentre quello amministrato ha riportato sottoscrizioni per 417 milioni (deflussi pari a 141 milioni nei primi cinque mesi del 2017).
Si segnala, infine, che la raccolta netta proveniente dall’estero si è attestata a 209 milioni (255 milioni nel corrispondente periodo del 2017). L’apporto di maggio è stato pari a 21 milioni.
Massimo Doris, Ad di Banca Mediolanum, ha commentato: “La raccolta di maggio riflette le condizioni di eccezionale turbolenza sui mercati finanziari e il clima di incertezza dettato da fattori esterni quali le contingenze politiche. La nostra strategia, basata sul lungo termine e sull’efficacia dei piani di accumulo come strumento per approfittare delle oscillazioni dei mercati, fornisce il massimo valore aggiunto al cliente proprio in queste situazioni. Sono convinto, pertanto, che continuare a investire in questi momenti rappresenti una grande occasione per fare la differenza in termini di performance”.