Il Ftse Mib perde parte dello slancio iniziale e, intorno alle 12:00, segna il +0,2% a 21.842 punti, con i mercati che continuano a guardare ai possibili piani di spesa del nuovo esecutivo italiano. Guadagni frazionari anche per gli altri listini europei: Ibex 35 di Madrid (+0,6%), Cac 40 di Parigi (+0,3%), Dax di Francoforte (+0,2%). Unico segno meno per il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
La spinta rialzista è frenata dai segnali giunti dalla Bce, dopo che il capo economista della banca centrale Praet ha detto che la progressiva riduzione degli acquisti del Qe verrà discussa già nel meeting della prossima settimana.
A tutto ciò si aggiunge l’intenzione del presidente Usa Donald Trump di non abbandonare la linea dura sulla questione del commercio. Lo ha detto ieri il consigliere economico della Casa Bianca preparando così il terreno per una resa dei conti durante il vertice del G7 che inizia oggi in Canada.
Le attese per la Bce spingono al rialzo l’euro/dollaro tornato sopra 1,1823, sui massimi dal 22 maggio. La moneta unica guadagna fin da ieri dopo le parole del capo economista della Bce Peter Praet sulla forza dell’economia dell’eurozona e sulle aspettative di rialzo dell’inflazione. Il suo commento ha acceso le speculazioni che il vertice di giugno della Bce possa prevedere un annuncio circa la tempistica del termine del programma di acquisti di bond. Lo yen perde terreno nei confronti del biglietto verde (oltre quota 110) e della moneta unica (cross a 129,7).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund registra in calo di 7 punti a 236 punti base, con il rendimento del decennale italiano che diminuisce al 2,87 per cento.
Dal lato commodities, il prezzo del Wti sale negli scambi di questo giovedì mattina (+0,4% a 65 dollari al barile), ma resta vicino al minimo di due mesi segnato nella seduta precedente in un clima di apprensione per l’aumento delle scorte statunitensi e della produzione settimanale da record della nazione. Anche il Brent è in salita dello 0,5%, a 75,7 dollari al barile, supportato dal crollo delle esportazioni da parte del Venezuela, membro dell’Opec.
A Piazza Affari proseguono gli acquisti sui bancari con BPER (+3,7%) e BANCO BPM (+1,8%). Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che il governo intende rivedere la disciplina sul credito cooperativo e sulle banche popolari.
Anche SAIPEM (+3,6%) è tra i migliori del paniere principale dopo che Rete Ferroviaria Italiana e il Consorzio Cepav due hanno firmato il contratto per la realizzazione del primo lotto costruttivo della tratta alta velocità/alta capacità Brescia-Verona, per un valore di 1,645 miliardi. La quota di Competenza di Saipem è pari a circa 970 milioni.
Poco mossa TELECOM ITALIA (+0,1%) nonostante l’Agcom abbia dato un primo via libera alla separazione legale della rete.