Dopo un avvio brillante il Ftse Mib brucia tutti i guadagni e inverte la rotta: intorno alle 16:00 segna una flessione dello 0,2% in area 21.770 punti. Flat il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi, mentre viaggiano in lieve rialzo l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Oltreoceano, apertura positiva per Wall Street, con il Dow Jones a +0,4% e lo S&P 500 a +0,2%; in lieve il Nasdaq (-0,1%) dopo i record storici messi a segno nelle ultime tre sedute.
Italia e Spagna hanno nuovi Governi, attesi a questo punto alla prova dei fatti, e questo per il momento tranquillizza gli investitori sul fronte politico. L’attenzione si sposta quindi dal tema politico alle politiche monetarie e alla fine del Quantitative easing, in vista della riunione chiave della prossima settimana.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund è in calo di circa 1 punto a 243 punti, con il tasso sul decennale italiano in lieve aumento al 2,9 per cento.
Sul valutario, il movimento sui bond ha portato ad un apprezzamento della divisa unica, anche se la forte volatilità sugli asset italiani ha arginato, almeno in parte, la risalita dell’euro/dollaro che oggi è tornato, comunque, a scambiare saldamente sopra l’1,18 a 1,1824.
Fra le materie prime l’oro viaggia in area 1.300 dollari l’oncia. In aumento il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente 65,2 e 76,1 dollari al barile dopo i dati settimanali dell’Eia di ieri sulle scorte Usa.
Dall’agenda macro, nessuna sorpresa dalla lettura finale del Pil del primo trimestre 2018 della Zona Euro, che cresce come stimato. Dalla nota di maggio dell’Istat è invece emerso che l’economia italiana è in leggera decelerazione, a causa del contributo negativo alla crescita della domanda estera e degli investimenti. Negli Usa invece si registra un calo delle richieste di sussidio alla disoccupazione nella settimana al 2 giugno.
Tornando a Piazza Affari, i bancari viaggiano a due velocità: spicca il rialzo di BPER (+1%), con Equita che ha alzato il peso del titolo in portafoglio migliorando il giudizio da hold a buy con target price confermato a 5,6 euro per azione.
Altra banca in evidenza, BANCO BPM (+1,4%) sulle indiscrezioni secondo cui entro il prossimo 6 luglio dovrebbero arrivare le offerte vincolanti per il portafoglio di sofferenze di 3,5 miliardi messo in vendita.
Gli altri istituti di credito si sono invece indeboliti dopo un avvio in rialzo. Hanno virato al ribasso UBI BANCA (-1,1%), MEDIOBANCA (-2,3%), UNICREDIT (-1,7%) e INTESA SANPAOLO (-1,6%).
La migliore del paniere principale è SAIPEM (+4%) dopo che Rete Ferroviaria Italiana e il Consorzio Cepav due hanno firmato il contratto per la realizzazione del primo lotto costruttivo della tratta alta velocità/alta capacità Brescia-Verona, per un valore di 1,645 miliardi. La quota di Competenza di Saipem è pari a circa 970 milioni.
Vendite su TELECOM ITALIA (-1%) nonostante l’Agcom abbia dato un primo via libera alla separazione legale della rete. Inoltre, il Tar del Lazio ha sospeso la multa da 74,3 milioni per la tardiva notifica a Palazzo Chigi, ai sensi della normativa sul golden power, del controllo da parte del socio Vivendi.