Anima – Raccolta netta negativa di 812 mln a maggio, pesa riscatto di istituzionale

Il gruppo Anima, a maggio, ha realizzato una raccolta netta negativa di circa 812 milioni (flussi positivi per 680 milioni nello stesso mese del 2017). Il flusso porta il totale dei primi cinque mesi del 2018 a 114 milioni (1,4 miliardi nel corrispondente periodo dell’anno precedente).

Nella nota rilasciata dal gruppo si sottolinea che “il dato risulta influenzato negativamente dalla scadenza naturale degli accordi stipulati nel 2009 e relativi  a  investimenti in fondi  comuni da parte di un unico soggetto istituzionale per circa 0,9 miliardi”.

Nel corso del mese di maggio – prosegue il comunicato – “sono stati disinvestiti quasi integralmente tali importi, oltre ad una componente wrap (per circa 0,3 miliardi) sempre legata allo stesso cliente. Si prevede che nel mese di giugno saranno ultimati i disinvestimenti in  oggetto per circa 0,2 miliardi (inclusivi della componente wrap)”.

Al netto di tale componente, la raccolta del mese in esame è stata positiva per circa 187 milioni, quasi totalmente ascrivibile alla componente retail, per un totale da inizio anno positivo per 926 milioni.

Riguardo ai singoli comparti, da inizio anno il gruppo Anima ha registrato 236 milioni di deflussi per i fondi aperti (sottoscrizioni per 420 milioni nel periodo gennaio-maggio 2017). Le gestioni individuali, invece, hanno realizzato flussi positivi pari a 350 milioni (+944 milioni nel periodo di confronto).

Il dato spinge il totale delle masse gestite da inizio anno a circa 93,2 miliardi (-1,3% rispetto al dato di fine 2017). Si ricorda che tale importo include anche le masse derivanti dall’acquisto di Aletti Gestielle da Banco Bpm.

Marco Carreri, Ceo di Anima Holding e Anima Sgr, ha commentato: “Il mese di maggio segna un dato di raccolta a due facce, con il retail ampiamente positivo nonostante le turbolenze sui mercati registrate soprattutto nella seconda parte del mese, e una  componente istituzionale che inevitabilmente risente dell’atteso disinvestimento di circa 1 miliardo legato a investimenti di un istituzionale”.