In apertura Nasdaq e Russell 2000 mettono a segno un nuovo massimo intraday, ma poi scivolano per il calo del settore tecnologico (-1,1%).
Il listino dei trenta titoli principali riesce, invece, a mantenere un leggero rialzo, grazie al rally di McDonald’s (+4,3%) ed all’apprezzamento del settore energia che sale di un punto e mezzo percentuale agevolato dal balzo del petrolio (+1,9%) a 65,95 dollari al barile a causa delle previste riduzioni dell’output di greggio da parte di Venezuela ed Iran.
Rimbalzo del VIX di quattro punti percentuali a 12,1 punti.
Calo vistoso dei rendimenti obbligazionari che scendono inspiegabilmente di cinque punti base sulla scadenza decennale al 2,93% dopo aver segnato un minimo al 2,88%, in assenza di dati macro economici rilevanti.
Argento in crescita per la terza seduta consecutiva (+1,1%) con le quotazioni che cercano di avvicinarsi dopo mesi alla soglia dei 17 dollari l’oncia.
Il dollaro, in calo a 1,181 nei confronti della moneta unica, prosegue la mini correzione in corso da inizio settimana.
Nella notte è stato annunciato il salvataggio dell’Argentina grazie a ad un prestito a 36 mesi del Fondo Monetario Internazionale per la cifra rilevante di 50 miliardi di dollari, un record per un finanziamento ad un Paese emergente, che dovrebbe stabilizzare il cambio che ha perso oltre il venti per cento da inizio anno rispetto al biglietto verde.