La raccolta netta totale di Azimut, nei primi cinque mesi del 2018, si è attestata a 2,1 miliardi (-26,3% rispetto al periodo di confronto). Il flusso del solo mese di maggio è stato positivo per 1,1 miliardi (411,2 milioni a maggio 2017).
Il dato del mese considerato ha beneficiato del consolidamento del ramo d’azienda di Sofia Sgr, per effetto del quale Azimut Sgr è subentrata nella gestione di quattro fondi comuni di investimento ed ha incrementato la propria rete di 40 consulenti finanziari. Al netto del consolidamento delle masse da quest’ultima, il gruppo Azimut ha conseguito nel mese una raccolta netta positiva di circa 204 milioni.
Nel dettaglio, la raccolta dei fondi, nel mese in esame, ha registrato sottoscrizioni pari a 263,9 milioni, più che raddoppiate rispetto al periodo di confronto. Le gestioni patrimoniali, invece, hanno realizzato flussi positivi per 602,2 milioni (21 milioni nel corrispondente mese del 2017).
I fondi comuni di investimento da inizio anno hanno riportato una raccolta netta positiva di 431,5 milioni (1,1 miliardi nel periodo gennaio-maggio 2017), mentre le gestioni patrimoniali hanno registrato sottoscrizioni per 973,2 milioni (+72,6% rispetto ai primi cinque mesi del 2017). Il peso di queste due componenti sul totale si attesta a circa il 66 per cento.
Il totale delle masse, a fine maggio, ha toccato 52 miliardi (+3% rispetto a fine 2017), di cui 41,1 miliardi riferiti a quelle gestite e il restante al risparmio amministrato.
Sergio Albarelli, Ceo di Azimut Holding, ha commentato: “La raccolta positiva del mese di maggio è fortemente collegata alle attività estere organiche e alla recente acquisizione del ramo di azienda di Sofia Sgr, segno quest’ultima della capacità attrattiva del gruppo. Il dato, soprattutto per la componente Italia, ha risentito della crescente tensione sui mercati registrata nel mese dovuta principalmente alle incognite della politica italiana”.