Dopo gli ottimi risultati raggiunti nel 2017, il gruppo fiorentino si prepara a proseguire il trend di crescita del fatturato sfruttando un contesto di mercato che si mantiene favorevole e attraverso il costante impegno nell’attività di ricerca e sviluppo, cuore della strategia di successo della società. La Cina e gli Stati Uniti rimangono mercati fondamentali, senza dimenticare l’entrata in nuovi segmenti di business grazie alla capacità di creare nuove nicchie applicative dei propri sistemi laser tramite l’innovazione tecnologica.
- L’Ad di El.En, Andrea Cangioli, delinea le priorità strategiche
- Il settore industriale: proseguire la crescita in Cina
- L’entrata nel business del body contouring
- Rafforzare la presenza negli Stati Uniti
- Aumentare la capacità produttiva
- L’andamento degli ultimi 12 mesi
- Il primo trimestre 2018
- Le prospettive per il 2018
- Analisti – Intermonte conferma l’outperform’
- Borsa
- Criticità
El.En, attiva nel settore delle apparecchiature laser per applicazioni industriali e medicali, si appresta a proseguire il forte trend di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni, con il gruppo che dal 2011 è stato capace di più che raddoppiare il fatturato che nello scorso esercizio ha superato quota 300 milioni.
Le strade individuate dal management per aumentare ancora i ricavi passano attraverso un ulteriore sviluppo in Cina, protagonista nel 2017 di una crescita superiore al 70%, e il rafforzamento della presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante al mondo per il business dell’estetica.
A ciò si aggiunge l’entrata in nuovi settori come quello del body contouring, grazie al lancio di nuovi prodotti, frutto del costante impegno nell’attività di ricerca e sviluppo che rappresenta il cuore della strategia di successo della società.
Dopo un 2017 da record in cui il fatturato è aumentato di oltre il 20% dunque, quest’anno i ricavi sono ancora previsti in progresso double-digit, anche grazie a uno scenario di mercato che si mantiene favorevole e in cui il miglioramento del mix prodotto dovrebbe garantire il mantenimento di buoni livelli di redditività delle vendite.
La forte crescita dei risultati si è riflessa anche nell’andamento borsistico, con il titolo che negli ultimi 5 anni ha segnato un’impennata superiore al 650%, culminata con il massimo storico a 34,5 euro toccato a inizio maggio.
L’Ad di El.En, Andrea Cangioli, delinea le priorità strategiche
“Proseguire la crescita in Cina, entrare nel business del body contouring e rafforzare ulteriormente la presenza negli Stati Uniti per incrementare la dimensione del gruppo e la nostra forza competitiva e, di conseguenza, aumentare la soddisfazione dei nostri azionisti”.
Sono queste, spiega l’Amministratore delegato di El.En Andrea Cangioli, “le priorità strategiche a cui stiamo lavorando per proseguire il trend di crescita degli ultimi anni, approfittando delle condizioni favorevoli dei nostri mercati di riferimento”.
Il tutto senza dimenticare il ruolo chiave dell’attività di ricerca e sviluppo, storicamente il pilastro della strategia di successo del gruppo poiché, come ci ricordano da Firenze, “siamo una società hi-tech che tramite l’innovazione compete nei mercati di appartenenza e ne apre di nuovi”.
“Mantenere elevato lo sforzo sulla R&D rimane una priorità fondamentale per lanciare nuovi prodotti sul mercato e sfruttare le opportunità offerte dall’andamento favorevole della domanda, rafforzando il nostro posizionamento nei settori dove già operiamo ed entrando in nuovi. L’innovazione rimane il cuore della nostra strategia”.
Il settore industriale: proseguire la crescita in Cina
“La Cina rappresenta il nostro mercato principale per le applicazioni industriali e il suo ulteriore sviluppo resta una delle nostre principali priorità strategiche, date le grandi opportunità di un settore in rapida crescita”.
Nel 2017, il segmento industriale ha registrato un aumento dei ricavi del 53% trascinato soprattutto dall’incremento record di oltre il 70% registrato dalle joint venture in Cina. Un mercato che rappresenta quasi il 30% del fatturato complessivo e in cui “continuiamo a investire per incrementare la nostra market share”.
Un percorso che passa attraverso il costante impegno nell’attività di ricerca poiché “cerchiamo di ampliare le opportunità applicative dei nostri sistemi laser”, spiega Cangioli. “La crescita che abbiamo registrato in Cina nel business del taglio della lamiera metallica deriva infatti dal miglioramento tecnologico e noi lavoriamo affinché le prestazioni dei nostri apparecchi risultino migliorate grazie alla nostra capacità di implementare nuove tecnologie”.
Come più volte sottolineato, i sistemi laser di El.En si adattano in modo particolarmente efficace all’esigenza dell’industria cinese di migliorare la propria flessibilità e qualità nel segmento metalmeccanico.
Nel dettaglio, “stiamo sviluppando tecniche di taglio per la lavorazione di spessori di lamiera sempre più elevati, consentendo di aprire alle nostre applicazioni laser nuovi settori, come ad esempio quello delle costruzioni pesanti”.
L’entrata nel business del body contouring
“Per quanto riguarda il nostro business principale, l’estetica, operiamo prevalentemente in tre segmenti nei quali deteniamo posizioni di leadership e che sono: l’hair removal, lo skin rejuvenation e il tattoo removal”.
“La nostra priorità – prosegue l’ad di El.En – ora riguarda l’entrata nel settore del body contouring, ossia rimodellamento corporeo mediante trattamento del grasso. Un settore nel quale attualmente abbiamo ancora una posizione defilata”.
Il business del “dimagrimento” sembra infatti essere quello con prospettive più interessanti e che sta conoscendo tassi di crescita significativi, grazie alla sempre maggior domanda di trattamenti non invasivi.
Secondo alcune recenti ricerche, il settore dell’estetica è previsto in crescita a un cagr 2016-2021 del 10%, all’interno del quale il segmento body shaping&skintightening dovrebbe conoscere un incremento del 15% rappresentando circa il 45% del giro d’affari totale.
In tale contesto, “nelle scorse settimane abbiamo lanciato sul mercato, in anticipo rispetto a quanto originariamente previsto, il sistema Onda per il rimodellamento corporeo, la cellulite e il trattamento del grasso. Un prodotto che crediamo ci consentirà di acquisire nel giro di qualche anno una posizione di rilievo in tale business, al pari di quelle che abbiamo negli altri segmenti dell’estetica”.
Rafforzare la presenza negli Stati Uniti
Sempre per quanto riguarda il settore medicale, El.En mira a rafforzare ulteriormente la propria presenza negli Stati Uniti, mercato che storicamente rappresenta circa la metà del giro d’affari mondiale nell’estetica.
“La crescita in Usa passerà attraverso il rafforzamento anche in prospettiva strategica il rapporto con la nostra distributrice americana Cynosure, acquisita lo scorso anno da Hologic e che si occupa delle vendite di uno dei prodotti di punta del gruppo, il MonaLisa Touch”.
In sede di acquisizione, Hologic ha incontrato diverse difficoltà operative che hanno richiesto la necessità di rifocalizzare l’attività. Un processo che ha portato nel corso del 2017 a un deciso calo delle vendite del MonaLisa Touch in Nord America ma che, una volta concluso, dovrebbe normalizzare gli ordini”.
“La volontà di Hologic di far fruttare il proprio investimento nel medio termine – spiega Cangioli – ci rende il partner principale per quella specifica applicazione così come lo eravamo per Cynosure, con la differenza che ora potremo contare sulla rete distributiva di una società di dimensioni decisamente maggiori”.
Inoltre, “stiamo valutando soluzioni alternative per crescere in maniera più rapida in quello che è il più importante mercato al mondo, ma che attualmente non ci vede adeguatamente rappresentati. Vendiamo bene ma in maniera ancora troppo frazionata”.
Aumentare la capacità produttiva
Dopo diversi anni di forte crescita continua, El.En prevede dunque di incrementare ulteriormente il proprio volume d’affari, rendendo necessario un ampliamento della capacità produttiva.
Dal 2011, infatti, il gruppo è riuscito a più che raddoppiare il proprio giro d’affari e, in un contesto di mercato che si mantiene favorevole, l’ulteriore crescita del fatturato prevista richiede l’aumento della capacità produttiva degli impianti.
“Abbiamo posto in essere un piano di investimenti molto consistente che interesserà il biennio 2018-2019 per costruire e ampliare le nostre fabbriche. Nel primo trimestre 2018, abbiamo già speso circa 5 milioni per acquistare un immobile in prossimità del nostro qui a Firenze e uno per la nostra controllata Lasit di Torre Annunziata”.
“Nei prossimi due anni, l’investimento complessivo supererà i 20 milioni, avendo già avviato la costruzione di nuovi impianti per Asclepion in Germania, in Italia per Asa a Vicenza e a Wenzhou per la terza fabbrica in Cina”.
“Abbiamo inoltre in cantiere l’idea di aumentare la capacità produttiva di Cutlite Penta in Italia per macchinari industriali e di ampliare la superficie di Quanta System a Varese”.
L’andamento degli ultimi 12 mesi
L’andamento degli ultimi 12 mesi è stato caratterizzato da un deciso incremento del fatturato, trainato soprattutto dal boom delle vendite del settore industriale in Cina, mentre il medicale ha mostrato tassi di crescita inferiori dovuti principalmente ai sopra citati problemi in Usa.
La variazione del mix prodotto ha influito sulla redditività delle vendite, con margini in aumento in valore assoluto ma che hanno diminuito l’incidenza sul fatturato principalmente a causa dell’incremento del peso sui ricavi totali del settore industriale, caratterizzato da una marginalità inferiore rispetto al medicale.
A ciò si sono aggiunti gli investimenti per riorganizzare le attività, rinforzare l’area R&D e le operations per prepararsi al lancio di nuovi prodotti e gettare le basi per l’ulteriore crescita della top line.
Fattori che sono stati particolarmente evidenti anche nei primi tre mesi del 2018, in cui i margini, oltre all’effetto cambi negativo, hanno scontato l’incremento delle spese per il personale e dei costi operativi e commerciali per il completamento di alcuni progetti di sviluppo e lancio di nuovi prodotti.
Il primo trimestre 2018
I risultati del primo trimestre 2018 sono stati penalizzati dall’andamento sfavorevole delle valute, che ha avuto un effetto negativo sul fatturato del 3,8%, impattando anche sui margini di contribuzione delle vendite, soprattutto per le vendite in dollari in Usa e in yen in Giappone.
I ricavi sono cresciuti del 6,8% a 69,6 milioni, grazie al contributo positivo di circa il 7% di entrambi i settori in cui opera il gruppo, Medicale e Industriale. Nel dettaglio, nel Medicale si segnala l’ottimo andamento delle applicazioni chirurgiche, in primo luogo quelle relative al MonaLisa Touch, mentre l’Industriale ha registrato un’ulteriore espansione nel segmento del taglio, che si mantiene uno dei più significativi del gruppo.
A livello geografico, l’Europa ha registrato una crescita importante, con un +31,2% a 14 milioni; il Resto del Mondo con un +2,8% ha consuntivato un fatturato di 42,2 milioni, mentre in Italia è rimasto sostanzialmente invariato.
L’Ebitda è diminuito dell’1,7% a 6,4 milioni, con un’incidenza sulle vendite del 9,2% (-80 punti base), mentre l’Ebit è sceso del 3,3% a 5,3 milioni, con un ros al 7,7% (-80 punti base). L’utile ante imposte è diminuito del 10,5% a 4,6 milioni.
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta si è attestata a 72,6 milioni, rispetto agli 84,5 milioni al 31 dicembre 2017.
Le prospettive per il 2018
Per l’intero anno 2018, i ricavi sono previsti in aumento del 10%, cui dovrebbe corrispondere un incremento dell’Ebit di pari entità, mantenendo la relativa marginalità sui livelli record raggiunti lo scorso anno (circa il 10%).
Il fatturato dovrebbe essere sostenuto dal buon andamento sia nell’Industriale che nel Medicale, entrambi previsti in crescita a doppia cifra. In particolare, il Medicale dovrebbe beneficiare dello sviluppo del segmento del body countirng, con il lancio di Onda, e della ripresa negli Stati Uniti grazie alla normalizzazione degli ordini del MonaLisa Touch.
Il miglioramento del mix/prodotto dovrebbe contribuire inoltre a sostenere i margini operativi, con la redditività parzialmente frenata dall’andamento dei cambi, seppur in maniera meno penalizzante rispetto al primo trimestre 2018.
Analisti – Intermonte conferma l’outperform’
Intermonte abbassa leggermente il target price da 36 a 35,2 euro ma conferma il giudizio ‘outperform’, in scia alle attese che il momentum positivo possa continuare e a un potenziale up side valutativo.
“Abbiamo rivisto le nostre stime per il 2018-2020, in particolare a livello di top-line, al fine di includere il maggior contributo di Onda, sebbene rimaniamo piuttosto conservativi. L’anticipo della commercializzazione nel secondo trimestre aumenterà la visibilità sull’intero esercizio”.
“Il management ha confermato la guidance 2018 che include l’impatto negativo del primo trimestre, con il Forex che dovrebbe essere meno penalizzante nei prossimi mesi. A parità di cambi, la crescita dei ricavi sembra possa mantenersi su livelli elevati sia nel settore Medicale che nell’Industriale, prevista in aumento double-digit nei prossimi anni”.
Il management ha confermato le stime per l’anno in corso, che prevedono un incremento del 10% sia a livello di ricavi che a livello di Ebit, nelle quali era già incluso l’impatto negativo del Q1 quando la crescita è stata frenata dall’impatto negativo del Forex.
L’outlook per il 2018 rimane dunque positivo grazie, oltre all’affievolirsi dell’effetto negativo dei cambi, al progresso sia del segmento Industriale che di quello Medicale, mercati in crescita a doppia cifra. Inoltre, l’arrivo anticipato sul mercato del già citato Onda dovrebbe iniziare a dare il proprio contributo già dal secondo trimestre.
Borsa
Il titolo da inizio anno ha guadagnato circa il 10%, rispetto al +1% circa del Ftse Italia Star. Un andamento che aveva accelerato da marzo anche in seguito alla pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2017 fino a toccare un massimo storico a 34,5 euro a inizio maggio.
Da quel momento, le azioni El.En hanno parzialmente ritracciato, scontando in parte i conti del primo trimestre al di sotto delle indicazioni della guidance e, soprattutto, il contesto di generale debolezza del mercato legato alle difficoltà nel formare il nuovo governo italiano.
Infatti, estendendo il periodo di analisi agli ultimi 12 mesi si rileva che il titolo ha perso circa il 6%, rispetto al +5% del Ftse Italia Star, soprattutto le parziali difficoltà emerse dai risultati della prima parte del 2017 a livello di marginalità come descritto in precedenza.
Infine, considerando gli ultimi 5 anni, le azioni El.En hanno guadagnato oltre il 650%, riflettendo la costante crescita del gruppo a dimostrazione della bontà delle strategie del management che hanno portato la società ad assumere una posizione di primo piano nel settore dei laser.
Criticità
Il percorso di sviluppo del gruppo è previsto in una situazione congiunturale di crescita sia a livello dell’economia in generale che dei singoli mercati di riferimento, in uno scenario che al momento appare favorevole.
La parziale incertezza del contesto politico italiano e le tensioni commerciali relative ai dazi Usa sono però fattori che, anche se non ‘company specific’, possono minare il clima di fiducia portando effetti negativi ad un gruppo le cui vendite sono legate anche alla facilità di accesso al credito.
In particolare, un potenziale elemento penalizzante è rappresentato dalle possibili tariffe imposte dall’amministrazione Trump che avvantaggerebbero i competitor americani ai danni di El.En, rendendo più cari i prodotti del gruppo fiorentino sul mercato americano.
Un aspetto che preoccupa comunque in maniera piuttosto relativa, anche perché nel settore delle applicazioni laser la competizione non è tanto basata sui prezzi quanto piuttosto sulla capacità di far recepire il valore. Eventuali dazi che aumentino il costo dei prodotti comporterebbero quindi maggiori sforzi per El.En in termini di marketing.
Ulteriore elemento di rischio riguarda l’andamento delle valute, in particolare del dollaro, dello yen e del renminbi. Un fattore che ha pesato sui conti del primo trimestre 2018 ma che sembra in miglioramento, anche se è ancora presto per fare delle previsioni che portino a rivedere la guidance.
Infine, bisogna considerare le incertezze che risiedono nel naturale svolgimento dell’attività di ricerca e sviluppo, con l’ottenimento di risultati a medio/lungo termine caratterizzati da un maggior rischio imprenditoriale. Ad esempio, nel settore medicale vi è sempre il rischio di un rallentamento provocato da ritardi nell’approvazione dei prodotti da parte delle autorità, come la Food and Drug Administration negli Stati Uniti.