Mercati – Milano (+3,4%) rimbalza con le banche, spread in calo a 233 bp

Chiusura in vetta all’Europa per il Ftse Mib, che archivia le contrattazioni in progresso del 3,4% a 22.086 punti. In discreto rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%).

A Milano gli acquisti premiano soprattutto i bancari, con INTESA SANPAOLO (+6,6%), UNICREDIT (+6,2%), BANCO BPM (+6,2%) e UBI (+5,4%) in evidenza dopo le rassicurazioni del governo sulla permanenza nell’area euro e sulla tenuta dei conti pubblici. Dichiarazioni che permettono un deciso ridimensionamento dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, con il Btp decennale in calo al 2,82% e lo spread dal Bund tedesco in contrazione di 33 bp a 233 punti base.

Nel frattempo, a Wall Street, gli indici americani scambiano lievemente al di sopra della parità dopo l’esito deludente del G7, che ha lasciato inalterate se non inasprito le tensioni commerciali, e in attesa del vertice di domani fra il presidente americano Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-Un.

Gli appuntamenti clou della settimana restano comunque le riunioni della Fed e della Bce, le cui delibere saranno diffuse rispettivamente mercoledì sera e giovedì. Dalla banca centrale a stelle e strisce ci si aspetta il secondo rialzo dei tassi di interesse del 2018, mentre l’Eurotower potrebbe avviare le discussioni sul termine del Quantitative easing.

Pochi spunti dall’agenda macroeconomica, con i soli dati deludenti relativi alla produzione industriale di Italia e Regno Unito.

Tra le valute, il cambio euro/dollaro continua ad oscillare in area 1,18, mentre fra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del petrolio con Brent e Wti in progresso rispettivamente a 76,5 e 66,2 dollari al barile.