Settimana in territorio negativo per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, penalizzato sia dalle oscillazioni del greggio sia dal clima ancora incerto del mercato italiano, lascia sul terreno 2,8 punti percentuali.
Andamento positivo invece per l’Euro Stoxx Oil & Gas che avanza dello 0,3 per cento.
Poco mosso il dato delle quotazioni del petrolio al termine della settimana, come effetto però di un andamento fortemente volatile nel corso delle cinque sedute.
I futures infatti hanno oscillato in scia all’incertezza sulle prossime mosse dell’OPEC e dei suoi alleati, che si riuniranno questo mese per decidere se e in che modo sopperire al crollo dell’output petrolifero venezuelano. Inoltre il dato EIA sulle scorte Usa ha evidenziato un aumento a sorpresa di 2,1 milioni di barili.
In questo scenario, poco dopo la chiusura di venerdì, il Wti scambiava a 65,6 $/bl (+0,1%) e il Brent a 76,5 $/bl (-0,1%).
Sull’azionario, protagonista dell’ottava tra le big è stata Saipem (+0,4%), che oltre ad aver incassato l’upgrade a “overweight” da parte di JP Morgan, ha riportato un ottimo newsflow sul fronte operativo, controbilanciato però in negativo nelle prime sedute settimanali dal calo del greggio. Sono infatti stati tre i contratti annunciati negli ultimi sette giorni: la commessa da 500 milioni di dollari nell’E&C Onshore in Thailandia, la firma del nuovo contratto da 970 milioni di euro per l’Alta Velocità Brescia-Verona e i lavori EPCI nell’E&C Offshore in Qatar del valore di 1,3 miliardi di dollari.
Rialzo frazionale anche per Tenaris (+0,1%) mentre Eni ha evidenziato un ribasso del 3,2 per cento.
Acquisti diffusi sulle Mid Maire Tecnimont (+2%) e soprattutto Saras (+6%) sostenuta in parte dalla salita a 3 dollari/barile dell’EMC Benchmark. Inoltre, dal lato operativo, alcune fonti interne hanno confermato a Reuters lo stop all’acquisto di greggio iraniano da novembre.
Infine, settimana negativa per le società a minore capitalizzazione Gas Plus (-2,9%) e d’Amico (-4,5%).