La principale multi-utility lombarda quotata potrebbe essersi ritirata dalla gara per rilevare RTR, cioè la società che gestisce 130 impianti fotovoltaici, con una capacità installata pari a 334 MW, e che è stata messa in vendita da Terra Firma in Italia.
Ad anticipare la possibile rinuncia di A2A, che segue quella di Erg, alla più importante operazione di M&A in Italia nella produzione di energia elettrica da fonte solare del 2018 un articolo pubblicato nel pomeriggio di oggi da “Reuters” che ha riportato le indiscrezioni di due fonti vicine al dossier.
Il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano starebbe comunque valutando l’acquisizione degli asset solari (90 MW di capacità installata) che il fondo Glennmont Partner potrebbe cedere in Italia.
In gara per gli asset tricolori di Terra Firma rimarrebbero così Enel insieme a F2i, Eni con Nebras, Sonnedix, Quercus, ma anche China General Nuclear, mentre sono meno certe le intenzioni di Tages.
L’operazione di vendita portata avanti dal private equity inglese, avente un controvalore di 1,3-1,5 miliardi, comprensivo del debito, pari a 900 milioni, è alle fase finali e il termine per la presentazione delle offerte vincolanti è atteso per la seconda settimana di luglio. Terra Firma punta a concludere l’operazione entro il prossimo 5 agosto.