Cresce l’attesa in vista dell’eventuale proroga delle garanzie pubbliche (Gacs) nell’ambito della cartolarizzazione degli Npl, la cui attuale scadenza è fissata per il prossimo 6 settembre. Le Gacs erano state introdotte ad agosto 2016 e avevano ottenuto una prima proroga l’anno successivo.
Secondo rumor di stampa, nelle scorse settimane il Tesoro, ancora presieduto d Pier Carlo Padoan aveva intrapreso delle discussioni informali con la Dg Comp della Commissione Europea per allungare il termine di altri sei mesi.
Le prime impressioni erano state positive, tant’è che il via libera dell’organismo europeo viene considerato solo un atto formale in quanto non sussistono particolari problemi. Una volta ottenuto l’ok da Bruxelles, il Mef dovrà varare il decreto per rendere il tutto efficace.
Tuttavia, da pochi giorni alla guida del ministero dell’Economia si è insediato Giovanni Tria in qualità di esponente del neonato Governo targato Lega-5 Stelle.
Le banche italiane sono spettatrici interessate della situazione. Diversi istituti hanno già fatto richiesta per l’utilizzo della Gacs sulla tranche senior nell’ambito della cartolarizzazione di un ammontare di Npl pari a circa 35 miliardi, per cui non dovrebbero essere toccati dalla scadenza.
Sono però in ballo operazioni analoghe ancora da lanciare riguardanti altri Npl per un controvalore complessivo di 30 miliardi e il cui eventuale avvio, verosimilmente, slitterà ben oltre l’attuale scadenza delle Gacs.
Non sono previsti ostacoli nell’allungamento della scadenza per un altro semestre. Ad oggi lo Stato ha incassato circa 100 milioni grazie agli interessi pagati dalle banche che hanno fatto ricorso alle garanzie pubbliche.