PricewaterhouseCoopers, in qualità di esperto nominato dal Tribunale di Verona, ha depositato una relazione in merito alla fusione per incorporazione di Cad It in Quarantacinque.
Il revisore ritiene che “il procedimento valutativo adottato dagli amministratori non sia adeguato, in termini di ragionevolezza e non arbitrarietà, ai fini della determinazione del rapporto di cambio pari a 2,15682889 azioni ordinarie di Quarantacinque per ogni 1 azione Cad It”.
Nella relazione, PWC critica alcuni aspetti in merito ai metodi di valutazione utilizzati dagli amministratori per la determinazione del rapporto di concambio, tra cui la modalità di utilizzo del metodo dei discounted cash flow. Secondo il revisore, infatti, gli amministratori “non hanno utilizzato parametri di valutazione adeguatamente differenziati in relazione alle due società (incorporante e target) tali da consentire un congruo apprezzamento delle rispettive specificità”, per tenere conto delle diverse strutture finanziarie e in particolare del diverso livello di indebitamento. Procedura che sarebbe peraltro indicata come best practice dai Principi Italiani di Valutazione per le operazioni di leverage buy-out.
PWC inoltre non è stato in grado di esprimersi sulle “indicazioni contenute nel Progetto di fusione relativamente alle risorse finanziarie previste per il soddisfacimento delle obbligazioni della società risultante dalla fusione”.